POLLEKE
SEMPRE PIÙ GRANDE
Ecco
arrivare un nuovo romanzo di Guus Kuijer con Polleke, la meravigliosa
ragazzina capace a undici anni di affrontare sorridendo i mali del
mondo. Ritornano gli stessi personaggi del precedente romanzo, Per
sempre insieme amen, vedi qui: Polleke, la madre
con il suo nuovo fidanzato, cioè il maestro di Polleke; i
meravigliosi nonni, che le regalano l'omonima vitellina, Mimun, il
fidanzato marocchino e, in primo piano in questa storia, il padre,
Spik. Che come dice il titolo è un PPP, cioè un Padre
Particolarmente Problematico: infatti è tossicodipendente, veste
come uno straccione, ruba i soldi nella casa in cui vivono Polleke e
la madre. Immagino già i capelli di molte mamme rizzarsi per
l'orrore, un padre tossicodipendente all'interno di una storia per
ragazzi. Certo, la lettura di questo libro, per altro scritto con
leggerezza rara, richiede maturità personale e non lo consiglierei
al di sotto dei tredici anni. Ma posso garantire che l'argomento è
trattato con tale delicatezza da non suscitare inutili turbamenti. La
forza del personaggio principale sta proprio in questo, nel sapere
affrontare, con gli strumenti che ha a disposizione, situazioni anche
molto complicate: accetta la realtà della totale inaffidabilità del
padre, si sente tradita dalle sue menzogne, ma lo sprona ad
affrontare le sue contraddizioni e ad iniziare un percorso di
disintossicazione. Nello stesso tempo guarda con indulgenza ai
travagli sentimentali della mamma, fidanzata con il maestro, ma forse
ancora innamorata di Spik; muore di gelosia se il suo fidanzatino
accenna a flirtare con la sua migliore amica, ma basta un suo sguardo
mediterraneo a farle venire le gambe molli. Il suo rifugio, la sua
forza sta nell'amore dei nonni, che tutto comprendono anche senza
tanti discorsi. Memorabili le preghiere che si scambiano a tavola
prima di mangiare, un po' prosaiche forse, ma sicuramente più
efficaci nell'esprimere i desideri che stanno in fondo al cuore. E
poi la vitellina, con cui correre e giocare. L'amore e l'appoggio
delle persone che la circondano, la forza interiore di cui è dotata,
consentiranno alla piccola protagonista di fare un grande gesto di
generosità nei confronti del padre.
Il
dono più prezioso che ci fa Kuijer in queste storie in cui Polleke è
protagonista è proprio la leggerezza, l'assenza di giudizio e la
capacità di accettare delle situazioni anche difficili, capacità
propria dei più piccoli. In realtà, in questi romanzi, i ragazzini
e i più vecchi, i nonni che sembrano avere la capacità di vedere le
cose con serenità e saggezza, dimostrano maggiore vitalità e buon
senso della generazione di mezzo, quella dei genitori, smarrita,
incerta, sostanzialmente immatura.
Vorrà
dirci qualcosa?
Eleonora
“Mio
padre è un PPP”, G. Kuijer, Feltrinelli kids 2013
Nessun commento:
Posta un commento