SALUTE!
Ciù e il giorno del grande
starnuto, Neil Gaiman, Adam Rex
Mondadori 2013
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Ti scappa da starnutire?"
- gli chiese la mamma
eeh... eeeh... EEEEH... No - disse
Ciù."
Ciù è un panda che quando starnutisce
combina disastri. Va in biblioteca con la mamma e la polvere dei
libri solletica il suo naso, ma non starnutisce. A pranzo con il papà
da Moby Diner cucinano molto pepato e forse qui partirà il grande
starnuto. No, neanche qui: falso allarme. Nel pomeriggio al circo con
mamma e papà e lì, nel frastuono dello spettacolo nessuno sente che
Ciù preannuncia il suo starnuto. Eeeecccciuuuuuuuuuuuuuù! E nulla è
più come prima. L'onda d'urto si riverbera fino al ristorante o alla
biblioteca. Tutto finisce sottosopra, soprattutto sugli spalti del
circo dove gli spettatori sono piuttosto sgualciti e spettinati. E
decisamente perplessi. Quello sì che è stato uno starnuto.
Questo libro si regge su una storia che
è fatta di nulla. O quasi. La storia di uno starnuto, unico,
potentissimo di un piccolo panda.
Gaiman ci ha abituato a storie
dell'assurdo, storie nere, storie forti che hanno un sempre un senso
profondo, mai banale che spesso solletica il nostro immaginario più
recondito.
Qui non c'è nulla di tutto questo.
È tutto costruito solo su un fatto
apparentemente insignificante nella giornata di un piccolino.
Chi di noi ricorda uno sbadiglio? Chi
di noi ricorda uno stiracchiamento fatto da appena alzati? O una
puzzetta scappata salendo le scale? Chi di noi ricorda uno starnuto?
Beh, con gli starnuti è tutta un'altra
cosa. Stiracchiamenti, sbadigli e puzzette sono in qualche modo
governabili. Lo starnuto no! E non si dimentica. O meglio non si
dimentica ciò che è in grado di generare intorno a sé.
Lo starnuto fa ridere, di per sé. Lo
starnuto, se lasciato libero e non sincopato per buona educazione, è
esplosivo, è inaspettato, è irrefrenabile. Lo starnuto fa
socializzare: se potente genera negli astanti un commento, come
"Salute!" o almeno un sorriso.
Nell'immaginario lo starnuto è foriero
di disastri a catena. Come se l'esplosione interna che squassa
torace naso e bocca si potesse moltiplicare all'esterno senza
interruzione (qui un altro starnuto esplosivo: Il giorno in
cui la mucca starnutì, Orecchio acerbo 2011).
L'imprevedibile potenza, preannunciata
da una smorfia ridicola, la faccia che si arriccia intorno al naso, è
di solito esilarante.
E se lo starnuto è grande ed è di un
piccolo fa ancora più ridere.
Gaiman tutto questo lo sa e costruisce, da 'gigante' quale lui è, un intero libro su un gesto che occupa una frazione di
secondo nella nostra giornata.
Chapeau!
Gaiman gioca, naturalmente,
sull'esagerazione, sul falso allarme ripetuto e il comico della
storia si genera da sé.
E leggendo questo libro non puoi esimerti dal ridere.
I disegni dell'altro gigante americano dell'illustrazione, il pluripremiato
Adam Rex, lo assecondano. E lo arricchiscono -nel panorama
animalesco a lui così congeniale- che è una gioia per gli occhi.
Il suo disegno così attento,
meticoloso, comico, garbato, morbido, intelligente e così
'semplice' accoglie morbidamente il piccolo lettore e lo porta ad una
lettura autonoma delle immagini e a scoprire da solo le sottili
sfumature caratteriali dei personaggi. Istruttivi in tal senso gli sguardi nelle
due tavole finali.
Un best seller negli Stati Uniti.
Carla
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