mercoledì 8 maggio 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

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LA MAGIA DELL'INFANZIA

Spiaggia magica, Krockett Johnson
Orecchio acerbo 2013

ILLUSTRATI PER MEDI (dai 6 anni)



"Saremmo dovuti restare a casa a leggere una storia" "È più divertente fare qualcosa che leggerlo in un libro" disse Ben. "Non mi dispiacerebbe essere in una storia", disse Ann. "Perché nelle storie le persone non vanno in giro tutto il giorno in cerca di una vecchia conchiglia. Succedono cose interessanti." "Nulla accade realmente in una storia" disse Ben. "Le storie sono solo parole. E le parole sono solo lettere. E le lettere sono solo diversi tipi di segni."


Sulla riva del mare i due bambini usciti di casa, forse annoiati, sono in cerca di una vecchia conchiglia. E discutono sul potere delle storie.
Ben è scettico: nelle storie non succede nulla di reale e sono fatte di sole parole, messe in fila una dopo l'altra. E nel dirlo scrive una parola sulla sabbia. L'onda lambisce quei segni e accade l'incredibile. Al posto della parola MARMELLATA compare la marmellata, in persona!


Lo scettico Ben pensa che queste cose non succedano veramente. Solo nelle storie, nei regni magici.
Vale la pena di provare, però. E allora scrivere PANE, scrivere RE, scrivere FORESTA oppure CITTÀ, CASTELLI è il gioco che fanno i due bambini e puntualmente l'onda della risacca li accontenta.
Fino a che il re e il destriero non prendono la strada del regno che si profila all'orizzonte e la marea comincia a risalire, cancellando in poco tempo l'intera magia, castelli, città e, forse, sovrano e trono.
Laddove era comparso un mondo magico, generato dalla fantasia dei due bambini, ora c'è una distesa d'acqua, ma la conchiglia che il re aveva regalato a Ben è lì, in tutta la sua realtà.


Ben aveva torto: le storie non sono solo parole, e le parole non sono solo segni. Dietro c'è molto di più. Dietro a ogni parola si nasconde il significato, si nasconde il senso e la forma che gli vogliamo dare, si nascondono legami e intrecci. È così che nascono le storie. Ed è per questo che le storie ci piacciono tanto: sono di per sé generate da immaginazione e generatrici di immaginari. A ciascuno il suo.
Il potere della parola si centuplica grazie alla fantasia. Su questo Crockett Johnson sta ragionando. Con la leggerezza del tratto e la delicatezza del pensiero, che gli sono consuete, riesce a raccontare in meno di quaranta tavole l'Infanzia.
La magia dell'infanzia.
Due bambini appena abbozzati, ma già così riconoscibili come fratelli e sorella di Harold e Barnaby, girano su una spiaggia e su uno sfondo uniforme color sabbia. Assistiamo stupiti e muti testimoni ai loro dialoghi. Vediamo come i loro sogni diventano magicamente realtà e di come magicamente ritornano sogni.
Il legame che tiene uniti i due mondi, quello reale e quello fantastico, è in quella conchiglia che Ben ha in mano. Essa è la prova che il sogno è stato realtà. Essa è anche, nel nostro immaginario, non solo involucro di carbonato di calcio di varie forme, ma portatrice di fantasie marine. La prima delle quali è il rumore stesso della risacca che ci illudiamo di sentire nell'accostare l'orecchio alla sua apertura.
Le conchiglie sono come i bambini di Crockett Johnson. Anche loro sono insiemi complessi di materia, portatori al loro interno di fantasie e storie illimitate.
Fantasie e realtà, con il loro andare e venire, come fa la marea.


Carla


La poesia di Spiaggia magica si moltiplica nel conoscerne la storia editoriale.
Questo libro ora è un libro, ma al principio fu 'entusiasticamente' rifiutato dagli editori di Johnson, perché considerato non adatto ai bambini: troppo colto, troppo ricercato, troppo filosofico. E i disegni, considerati solo schizzi, sanno essere potenti al pari dei suoi migliori disegni.
Parola di Sendak. E c'è da credergli.

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