MAPPE
La
domanda retorica è: si può ancora inventare in una tipologia di
libro, usato e consumato nella sua ripetitività, come un atlante
geografico? La risposta, per niente scontata, è sì.
In
Mappe,
sulla struttura classica dell’atlante, con i continenti, i paesi,
le città, le risorse naturali, gli animali caratteristici, sono
costruite tavole che non guardano al realismo della rappresentazione,
ma riempiono l’immagine di tanti particolari, sfida alla curiosità
e alle domande dei bambini. Nessun testo scritto che affianchi le
cartine, solo le immagini disseminate sulle mappe dei diversi paesi.
I disegni di luoghi, animali, città servono ad illustrare
sinteticamente le caratteristiche dei diversi paesi. Così in
Finlandia, a Kemi, troviamo il più grande castello di neve, ma più
giù ci sono una pattinatrice e una ragazza in kayak. Scopriamo che
un piatto tipico è il leipajuusto, mentre in Mongolia c’è la
statua di Gengis Khan alta 40 metri, mentre per i deserti gira il
cammello battriano. In Ghana ci sono il palazzo sull’acqua Wa Na,
la mosca tse-tse, i frutti del cacao e le miniere di diamanti. E il
nostro bel paese? Beh, qui qualcosa da dire ce l’avrei, visto che a
Torino c’è la Fiat e a Genova il pesto; ma non si può avere
tutto.
Ogni
tavola è una fonte inesauribile di meraviglia, di curiosità e di
dettagli da guardare uno per uno, per la felicità dei bambini che
amano perdersi nei particolari. Gli autori di questa meraviglia sono
i polacchi Aleksandra e Daniel Mizielinski, l’edizione italiana è
di Electa Kids, uno degli ultimi grandi editori a gettarsi nella
mischia dell’editoria per ragazzi e devo dire che sta seguendo,
come per altro sua tradizione, uno standard decisamente elevato per
la raffinatezza delle scelte e la qualità delle immagini, basti
pensare al precedente Animatti,
di Pittau e Gervais, un vero capolavoro di virtuosismo.
Eleonora
“Animatti”,
F. Pittau e B. Gervais, Electa kids 2013
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