giovedì 23 maggio 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)

COME UN BAMBINO

Orlando, l'avvoltoio coraggioso, Tomi Ungerer
Donzelli, 2013



ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)


"Orlando era un avvoltoio messicano. Un giorno mentre sorvolava il deserto, trovò il corpo di un cercatore d'oro.
Frugando tra le cose del cercatore d'oro, trovò una foto della moglie e del figlio.
Per l'uomo non c'era più niente da fare, perciò Orlando raccolse tutti gli oggetti in un fagotto e volò via."


Il fagotto contenente i pochi resti del cercatore d'oro passarono di mano in mano finché non tornarono ad essere appesi al becco di Orlando che, come postino, li recapitò alla povera vedova e al povero orfanello, che a loro volta partirono sulle tracce del loro congiunto, sempre con Orlando al seguito. Ma a parlar troppo di pepite d'oro si finisce per entrare nel mirino di qualche malintenzionato, ma Orlando era sempre lì e risolse anche questa.
In un crescendo di incastri felici e sullo sfondo di un pueblo indiano ogni tassello ritrova la sua giusta collocazione e Orlando diventa -e vorrei ben vedere- l'unico avvoltoio amato di tutto il Messico.


Che dire? Ci risiamo: un'altra bella storia di Tomi Ungerer. Come in molti altri suoi capolavori del genere, ovvero storie costruite su un animale inconsueto come protagonista, penso al boa Crictor, al pipistrello Rufus, alla cangura alata Adelaide, allo strano animale del signor Racine, anche in questa di Orlando l'avvoltoio, animale inviso per la sua propensione a nutrirsi di carcasse di animali morti e per il suo collo glabro, Ungerer racconta una vicenda come la potrebbe raccontare un bambino: con la semplicità dell'onnipotenza dove tutto diventa possibile pur di arrivare a un lieto fine.Nella descrizione degli animi dei protagonisti, si ritrova tutta l'ingenuità di un bambino così come nella semplificazione delle sequenze narrative. In altre parole, tutto quel che deve succedere succede e lo fa al momento giusto. Facile e geniale. Il pensiero bambino lo si ritrova anche nella pervicace tendenza a far convogliare l'intreccio verso un finale positivo a tutti i costi, compreso il colpo di scena sul finale.
Inguaribile ottimista! D'altronde, avete mai conosciuto un bambino pessimista?



Con un'ironia invece tutta adulta, la storia di dipana attraverso i disegni.
Così come per il testo anche il disegno è fatto di pochi e semplici elementi, composti, armonicamente disposti nella pagina ma con la conseta efficacia al fulmicotone che ne rappresenta la cifra inconfondibile.
Le sfumature del marrone sopra ogni paesaggio e il rosso cremisi per raccontare alcuni particolari. Misurato anche in quello.


Questo libro Tomi Ungerer l'ha pubblicato per la prima volta nel 1966, solo quarantasette anni fa.Da collezionare: non è mai troppo tardi!



Carla

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