PADRE E FIGLIA
A new year’s reunion, Yu Li-Qiong,Zhu
Cheng-Liang
Walker Books Ltd 2011
Nella sconfinata Repubblica Popolare
Cinese si contano a milioni i lavoratori che lasciano il proprio
villaggio o città per lavorare altrove gran parte dell’anno. Il
papà della piccola Maomao costruisce grandi case lontano dalla
propria, talmente lontano da poter fare ritorno solo una volta ogni
dodici mesi, in tempo per festeggiare il coloratissimo capodanno.
Maomao, dapprima vagamente perplessa,
lo segue con curiosità e gli si fa via via più complice nel
disbrigo di alcune piccole e grandi faccende. Dalle visite di rito in
occasione del capodanno, alla manutenzione della casa – che
bisogna restaurare, perché possa attraversare l’anno nuovo in
sicurezza – alla preparazione dei dolcetti di riso in cui verrà
nascosta una monetina bene augurante. Chi all’indomani la troverà
avrà un anno molto fortunato. Tocca a Maomao mordere il metallo
nascosto dal soffice impasto, urrà! Cosicché per tutto il giorno
la piccola porterà fiera con sé il prezioso amuleto, a costo poi di
perderlo correndo con gli amici nella neve… Un vero guaio,
stranamente affine – nella inconsolabile disperazione che ne
consegue – alla mortificazione della lontananza da un padre tanto
affettuoso quanto amato, che Maomao ritrova e perde, perde e ritrova
con rinnovato dolore e profonda felicità ogni volta. Ma la sera,
spogliandosi per andare a letto, la moneta tintinna cadendo a terra
dall’interno del giaccone.
Nulla è perso dunque, si può tornare
a vivere confidando nella buona sorte. Anche se all’indomani il
padre dovrà di nuovo preparare il bagaglio e lasciare Maomao (e la
sua graziosissima mamma, che le volge le spalle per non farsi vedere
mentre piange), c’è di che sperare. Un intero nuovo anno di prove
da superare e di incanti da celebrare. L’amore e la vita non sono
forse medaglie a due facce? L’importante è avere coraggio e
coltivare il talento dell’attesa e della scoperta.
Miglior libro illustrato del 2011 nella
classifica del New York Times (tra gli altri riconoscimenti
ottenuti) il libro, pubblicato in Cina nel 2008, è un impasto di
colore vibrante e caldo per mano dell’artista Zhu Cheng-Liang. Lo
apro spesso per riempirmi gli occhi con le sue pennellate sature e
morbide, pervase da una tenerezza appena malinconica e molto viva e
penso (a torto?) che dopo decenni in cui il popolo cinese ha vestito
panni di un’uniforme carta da zucchero e si è privato di molta
bellezza… qui si riaccende il colore delle antiche lacche, delle
lane e delle lanterne, delle soffici e multicolori trapunte, dei
festoni e dei dragoni di carta. Proprio come un allegro,
scoppiettante fuoco domestico, che non brucia ma riscalda con
costanza e in profondità.
Daniela (Tordi)
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