lunedì 22 luglio 2013

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


NEI MOMENTI DIFFICILI...

È una parola, Arianna Papini
Kalandraka 2013


ILLUSTRATI PER PICCOLI

È un sentimento...
Sentirsi simili anche quando siamo diversi.
Non preoccuparsi del proprio aspetto.
Potersi appoggiare nei momenti difficili.

Ecco, era proprio qui che volevo arrivare: potersi appoggiare nei momenti difficili.
Il momento difficile per me è arrivato e, guardandomi intorno, riesco a vedere alcuni cui potermi appoggiare. Sono quei due o tre, quattro o cinque, amici che ho.
Il libro di Arianna Papini è un'asciutta riflessione su cosa sia l'amicizia. Costruito intorno a una dozzina di frasi che alludono alle circostanze che ognuno di noi dovrebbe aver provato almeno una volta nella vita con i propri amici, È una parola, sembra quasi una poesia.
La prima volta che lo si legge, si rimane -inevitabilmente- con il fiato sospeso fino alla fine, cercando di indovinare cosa si celi dietro questa parola, dietro quel sentimento. Si arriva in fondo e si scopre che è AMICIZIA il grande sentimento annunciato al principio del libro. E così il cerchio si chiude e il libro diventa un oggetto perfetto nel suo essersi concluso.
Attenti, però. Questo libro è tutt'altro che un libro 'chiuso'.


La parola amicizia, a ben vedere e a ben leggere, ne contiene molte altre: solidarietà, confidenza, fiducia, affetto, condivisione. Ed è per questo che questo libro può essere utilizzato in sé come ode a un sentimento raro quanto prezioso, ma anche come 'trampolino di lancio' per riflettere con i bambini di cosa significhi avere un amico, di cosa sia per loro l'amicizia.
Ed ecco che questo libro da 'concluso' che era diventa un libro 'aperto'.
Lo si può leggere e sfogliare mille volte, impararne le parole a memoria, e ogni volta trovarci nuovi spunti di ragionamento: è un libro che può essere letto in classe, in condivisione, e poi ampliato con i pensieri di ciascuno sul tema intorno al quale ruota. I bambini stanno imparando che cosa sia l'amicizia, la sperimentano ogni giorno e ne conoscono la forza: in positivo e in negativo ('non sono più amico tuo...' è forse una delle prime crudeltà di cui i bambini sono capaci). Avranno molte cose da dire in proposito e a noi grandi che li stiamo a sentire sarà utile ri-verificare insieme a loro i termini della questione.


Da un libro della Papini c'era da aspettarselo che tante cose non fossero dette a parole, ma trasmesse per via altrettanto diretta (forse ancora più diretta che attraverso le parole) dalle immagini.
Le immagini raccontano molto di più, raccontano le suggestioni, le circostanze, le emozioni che ci sono dietro ogni amicizia.
Mi spiego: la goccia al naso della iena o i denti in fuori del serpente sono la rappresentazione emotiva che si nasconde dietro la frase 'non preoccuparsi del proprio aspetto', sono lo specchio interno del vissuto di ognuno di noi quando si è sentito libero di essere se stesso fino in fondo, con le propri difetti lì in evidenza, davanti a un amico.
Gli occhi socchiusi e pieni di accogliente sicurezza del grande tricheco e quelli sgranati e atterriti della piccola civetta, che porta sulla testa li ho visti e li vedo in questi giorni quando io, attualmente piccola spaventata civetta, mi aggrappo ai solidi trichechi e alle solide tricheche che sono qui a sostenermi.


Col poco fiato che mi ritrovo, posso solo dire: bel libro!
E, soprattutto, grazie ai trichechi e alle tricheche.

Carla

Noterella al margine.
Chissà se il titolo, così allusivo a un diffuso modo di dire, è una parola significa anche non è cosa facile, giusto?, colga dell'amicizia il suo essere sentimento prezioso e di impegnativa 'manutenzione'...

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