Oh, com'è bella Panama!,
Janosch
Kalandraka 2013
NARATIVA ILLUSTRATA PER PICCOLI (dai 5
anni)
"Devi sapere -le disse- che a
Panama tutto è più bello perché Panama profuma di banane da cima a
fondo. Panama è il paese dei nostri sogni, Tigre. Domani dobbiamo
subito partire per Panama. Che ne dici, Tigre? Partiamo domani -disse
la piccola Tigre."
Una piccola Tigre, molto brava nel
trovare funghi nel bosco, con al seguito una piccola papera a righe
di legno su rotelline, e un piccolo Orso, abile pescatore e cuoco di
pesce, condividono una barchetta sul fiume, condividono
un'accogliente casetta con il camino nel bosco, condividono una
tranquilla esistenza fatta di piccole cose, condividono la
consapevolezza di avere tutto ciò di cui hanno bisogno, condividono
la sicurezza di essere forti perché sono insieme e insieme non hanno
paura di niente.
E condividono soprattutto una grande
amicizia, così grande grande che anche i loro sogni sono in comune.
Trovare una cassetta di legno che
galleggia sul fiume, che emana un buon profumo di banane e porta
scritto su un fianco PANAMA significa per i due amici l'inizio di un
bel viaggio verso la terra dei loro sogni.
Il viaggio sarà lungo,
pieno di incontri: un topo, una volpe, una mucca, una cornacchia,
sarà pieno di scambi e di riflessioni: se il fiume non c'è a cosa
ti serve una canna da pesca? e, soprattutto sarà pieno di
indicazioni sempre sbagliate. Sbagliare la strada a quell'angolo e
poi a quel bivio e poi ancora e ancora sarà per la piccola Tigre e
per il piccolo Orso l'unico modo per poter arrivare al paese dei
loro sogni...che non sia esattamente Panama poco importa.
Nel viaggio l'importante è andare. E
tutte le cose belle che possono accadere in un viaggio accadono a
quei due piccoli viandanti: conoscono gente diversa, si mettono alla
prova davanti alle piccole incognite e le superano brillantemente,
conoscono nuove usanze e le fanno proprie, verificano ogni giorno
quanto sia bello avere un amico e che se si è in compagnia di un
amico caro nulla di brutto può succedere...
Un racconto circolare che con grande
semplicità racconta tre grandi 'cose' della vita. La prima è
l'amicizia, la seconda è la scoperta del mondo, la terza è il
sogno.
Questi sono i tre grandi argomenti
intorno cui ruota il racconto di Janosch.
Ma, a mio avviso, un quarto argomento
mi pare degno di nota, n tanto da parte dei bambini ma piuttosto
degli adulti che avranno questo bel libro per le mani.
Mi riferisco alla voce del narratore.
Difatti una voce 'fuori campo' accompagna l'avventura dei due piccoli
durante il loro percorso, e commenta con tenerezza ed affetto, come
potrebbe fare un adulto che osserva un bambino alle prese con le
prime esperienze di vita. E noi lettori adulti non possiamo che
sorridere con simpatia, insieme alla voce fuori campo, della grande
ingenuità con cui i piccoli 'leggono' le cose del mondo, di come
siano capaci di modellarsi l'immaginario a loro uso e consumo.
L'atmosfera così bambina, 'bambino' è
anche il finale, mi ricordano molto la temperie dei racconti di
Winnie Puh, dove quel Teddy Bear così umano ci fa sorridere e
commuovere nel suo essere la perfetta personificazione dell'infanzia.
Se tenero è il racconto altrettanto
morbide sono le illustrazioni, rassicuranti ma mai scontate, piene di
piccole soluzioni spiritose: il cappello in cima alla canna da pesca,
la paperella tigrata, e soprattutto l'oca esanime sulle ginocchia
della volpe, nel giorno del suo compleanno...
Tutti noi abbiamo nel cuore libri del
genere. Sono, o potrebbero essere stati, i libri della nostra
infanzia e Kalandraka è partita, per questa meritoria operazione di
'riscoperta', da due fondamentali autori tedeschi, Lobel e Janosch.
Tutto questo non potrà che farci del
bene.
Carla
Noterella al margine.
Questo libr del 1979, pluripremiato, è stato pubblicato per la prima volta in Italia da Piemme, nella collana del Battello a Vapore nel 1997.
Qui una riflessione sui classici per la prima infanzia, categoria a cui questo libro e il precedente appartengono.
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