MAI FIDARSI DEI PRINCIPI AZZURRI!
Sul
potere di seduzione esercitato dai 'cattivi ragazzi' nei confronti
delle 'brave ragazze' si potrebbe parlare a lungo e fiumi
d'inchiostro e chilometri di pellicola sono stati utilizzati per
raccontare questo 'mistero'. Come raccontare anche questo a delle
ragazzine? Ed ecco qua una storia che descrive molto bene la trappola
di inganni che un giovane ed abile truffatore costruisce nei
confronti di una altrettanto giovane madre e della figlia
adolescente.
Le due
sono vittime di una separazione e della precarietà economica, facili
da abbindolare con l'illusione del benessere e dei soldi facili, col
piccolo particolare che questi soldi sono ottenuti gabbando il
prossimo.
Vincenzo
corteggia la madre di Katia, la seduce, e, in modo diverso, conquista
anche il cuore della ragazzina che ci racconta la vicenda in prima
persona. Vince su tutti i dubbi e le, per altro scarse, remore
morali, il desiderio di normalità, di sentirsi protette e accudite
da questo grande attore che le circonda di attenzioni.
Per
quanto riguarda Katia, le pesa di più doversi spostare continuamente
che il modo in cui compaiono delle scarpe nuove. Fino a che la strana
'famiglia' non approda a Palermo, dove verrà messa in piedi la
truffa più grande e più crudele. Come per tutte le ragazzine, anche
per Katia sono importanti le amicizie e i primi amori, ma è
complicato coltivare la propria vita di relazione se si vivono due
vite in contemporanea, quella vera e la messinscena per abbindolare i
polli di turno. Nell'ultimo 'colpo' Katia ha il ruolo principale,
deve fingersi malata per estorcere denaro alle anime pie. Reggere
questo ruolo è troppo duro, ma sfuggire ai tentacoli del truffatore
non sarà facile, anzi Katia dovrà escogitare un trucco dei
migliori. Ed è qui forse il punto più efficace della storia, sul
filo dell'ambiguità: per sfuggire alla seduzione del male, si
finisce per usarne le armi...
Questo
libro, Katia viaggia leggera di Fabrizio Silei, racconta bene
la difficoltà di un'adolescente ad orientarsi in un mondo privo di
etica ed orientato all'ostentazione della ricchezza, mostrando un
mondo adulto moralmente inconsistente e, attraverso la figura della
fragile madre-sorella, ben lontano dal rappresentare un punto di
riferimento. Ecco quindi, ancora una volta, la descrizione di una
ragazzina che deve cavarsela da sola, con il solo aiuto dei suoi
coetanei.
Se su
questo si potrebbe ragionare a lungo, mi sembra che la descrizione
del legame fra la madre e l'affascinante truffatore sia lasciato poco
margine al dubbio, mostrando quali guai possa provocare farsi
abbindolare da un giovane gentile ed affascinante.
Questo
aspetto mi ha fatto ricordare un illustrato di qualche anno fa, Una
principessa al bacio, pubblicato da Lemniscaat e
illustrato mirabilmente da Martijn van der Linden: qui un principe
ranocchio, aiutato da un astuto consigliere, invita tante belle
principesse al castello, per scegliere fra loro, così dice, la
propria sposa; e loro vi si recano, ben agghindate, convinte ciascuna
di essere la prescelta e di poter trasformare il ranocchio in un
proprio bellissimo compagno. Ma qui interviene l'inganno, il
ranocchio le bacia tutte e le trasforma, tutte, in altrettante
ranocchie.
A buon
intenditor, anzi intedritrice, dovrebbero bastare queste poche
parole.
Eleonora
“Katia
viaggia leggera”, F.Silei, Edizioni San Paolo 2013
“Una
principessa al bacio”, M. Rinck M., M.van der Linden, Lemniscaat
2007
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