mercoledì 20 novembre 2013

FAMMI UNA DOMANDA


VISIONI DEL MONDO

Guillaume Duprat ci aveva già mostrato la rara sintesi di bellezza e di accuratezza scientifica ne Il libro delle terre immaginate, uscito due anni fa con l'editore L'ippocampo.

Qui si parlava proprio di come, viaggiando nel tempo e nello spazio, le diverse comunità umane abbiano concepito, visto, il nostro pianeta. Quindi la forma della terra e la sua collocazione nell'universo, in senso lato; e le rappresentazioni grafiche, le mappe, un'incredibile rassegna del mondo immaginario, delle terre pensate e viste nei modi più creativi.


Nel nuovo libro Zoottica, cambia la prospettiva e l'oggetto dell'indagine diventa proprio la vista, le diverse capacità percettive di numerose specie. Sì, qui parliamo di occhi, di percezione, di mondi diversi, ma sempre uguali.
Abbiamo infatti un paesaggio, con una costruzione sulla sinistra, qualche fiore in primo piano e diversi soggetti che si muovono, si presume, sullo sfondo; i diversi animali, guardando esattamente lo stesso panorama, vedranno proprio la stessa cosa?


Nascosti dalle alette a forma di mascherina, che raffigurano gli occhi, ecco le diverse 'visioni', analizzate e spiegate secondo quattro criteri: l'estensione del campo visivo, la percezione del movimento, la capacità di percepire i colori e l'acuità visiva, ovvero la capacità di mettere a fuoco l'immagine alle diverse distanze. Sfogliando il libro, pagina per pagina, scopriamo, per esempio, che il cane ha un campo visivo maggiore del nostro, è daltonico, è anche piuttosto miope, ma, da bravo predatore, percepisce il movimento anche a grandi distanze e, come i gatti, è in grado di vedere anche nella penombra. 

 
Caratteristica che condivide anche con i topi, assolutamente miopi, ma bravi a percepire i movimenti.
Interessante la visione del cavallo e della mucca, che, con i loro occhi posti ai due lati della testa, hanno una visione davvero panoramica, a 350°; il cavallo, in particolare, è decisamente 'presbite', cioè vede nitidamente a grandi distanze.
Poi la vista acutissima dell'aquila, o la percezione a ultrasuoni del pipistrello, la visione 'strabica' del camaleonte o la visione a infrarossi dei serpenti.

Insomma, questo libro è letteralmente una miniera di informazioni sull'argomento trattato, raccontate in modo semplice, chiaro, con testo e immagine che si illuminano, è il caso di dirlo, a vicenda.
Ma non è solo un testo di divulgazione: è, come il precedente, un libro bello, curatissimo nelle illustrazioni, che ricordano la precisione delle tavole di Linneo. Un libro affascinante, che può attrarre bambini ed adulti curiosi, che non si accontentano di qualche informazione presa qua o là sul web. E' una rara sintesi di qualità estetica e di accuratezza delle informazioni.
Davvero imperdibile.


Eleonora

“Il libro delle Terre Immaginate”, G. Duprat, L'Ippocampo junior 2009
“Zoottica”, G. Duprat, L'Ippocampo junior 2013









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