DELLA SORELLANZA
June e Lea, Sandrine Bonini, Sandra
Desmazières
Settenove, 2013
ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)
"June e Lea amano essere
un'unica, strana persona. Una creatura a due teste, quattro occhi,
quattro gambe, incredibilmente somiglianti. Può sembrare bizzarro ma
loro si sentono speciali... È per questo che June e Lea hanno
l'abitudine di vestirsi nello stesso modo. Per riconoscerle al volo,
i genitori comperano loro gli stessi vestiti a balze, ma di colori
diversi.
Bene, va tutto bene così."
Sono sorelle,
sorelle per la pelle. Non sono gemelle, ma si sentono così legate
tra loro che non riescono a pensare nulla che le veda separate.
Condividono la camera, talvolta anche il letto, la scuola, ma
soprattutto condividono i sogni. Da grandi lavoreranno in un circo
come trapeziste, o saranno veterinarie che cureranno i piccoli
animali feriti, o apriranno insieme un orfanotrofio o diventeranno
entrambe ladre professioniste...Tutto, purché insieme.
Ma June ha un anno
di più di Lea e arriva il momento che i loro percorsi si separino.
La scuola media in un posto diverso, i tanti compiti da fare, le
nuove amiche con cui fare nuovi discorsi, e anche una nuova stanza
tutta per June segnano la separazione. Lea vede sua sorella cambiare,
crescere in modo diverso: anche il corpo si trasforma e si veste in
modo diverso da lei.
Le due sorelle che
prima parevano gemelle ora si somigliano sempre meno.
E i loro sogni si
separano, anche quelli. Ma, sebbene siano cambiate e probabilmente
prenderanno strade diverse, la loro sorellanza è sempre lì, sotto
una coperta per un'ultima notte dormita insieme.
Si cresce: bene,
andrà tutto bene così.
Che ne so io, di sorellanza? Nulla, o
quasi: sono figlia unica. Posso parlare solo per proiezioni,
desideri, sogni di fratelli e sorelle mai avute. Sarà per questa
mancanza -tanto avrei desiderato un fratello maschio più grande di
qualche anno, che mi portasse per il mondo con lui- ma questo albo
illustrato l'ho trovato tenero e autentico. La bella storia di queste
due sorelle quasi gemelle mi sembra tocchi nel profondo l'animo.
Racconta con onestà il processo di crescita che ogni piccolo
affronta, e che deve essere necessariamente percorso individuale,
guardandolo però secondo un'angolazione particolare: quella di una
sorella.
La voce narrante, esterna, non indulge
mai, non prende le parti di una o dell'altra sorella, non giudica. Si
limita a raccontare come va la vita, con grande serenità interiore.
Quella stessa serenità che ritrovano anche le due protagoniste, Lea
e June, guardandosi indietro, con tenerezza, dopo aver attraversato
'il guado' da sole: essere cresciute.
L'altra importante ragione che mi ha fatto prendere dallo scaffale questo libro sono le sue illustrazioni.
Le tavole di Sandra Desmazières mi
hanno 'fulminato'. C'è un gusto esotico, orientale, che mi ricorda molto
Gauguin, ma nello stesso tempo familiare, che mi colpisce. Nelle sue
illustrazioni, alla narrazione si intreccia una trama di sapore
decorativo, che ha anche tanto di Klimt, laddove foglie o fiori creano una sorta di tessuto di
fondo su cui gioca l'azione, fatta di piccoli gesti composti, di
sguardi sottili. Ritrovo la medesima serenità, e una velata
malinconia, vista nel testo e le riconosco un quid di semplicità e
unicità che me la fa amare.
Qui qualcosa su di lei.
Carla
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