STORIA DI GOCCIA E FIOCCO,
P. Baccalario, A. Gatti, S. Mulazzani,
Il Castoro 2013
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Tutti i fiocchi di neve
compiono viaggi lunghissimi prima di tuffarsi giù dalle nuvole.
C'era un fiocco che aspettava da
tanto tempo. [...]
C'era solo una goccia di inchiostro
che sospirava nella sua boccetta.
Erano molti giorni che sperava di
uscire [...]"
Là in alto in una nuvola grigia un
fiocco di neve sta per essere sganciato per il suo lento volo verso
il basso e là in basso una goccia di inchiostro spera di finire su
uno dei bei disegni che sono appoggiati accanto al vasetto che la
contiene.
Poi c'è il vento: in alto sposta
veloce le nuvole verso la città e dall'altra parte, in basso, apre
la finestra, fa volare ovunque i disegni e rovescia il vasetto
d'inchiostro.
Così, tanto la goccia che il fiocco,
stanno muovendosi entrambi verso il loro ignoto destino.
Si incontreranno, ovviamente, nell'aria
e quello che capiterà quando il nero dell'inchiostro toccherà il
bianco di un fiocco di neve, non ve lo dico.
Vi basti sapere che lo stupore sarà
grande, nello scoprirlo.
Due storie agli antipodi, nel vero
senso della parola: perché la storia tutta bianca nasce da un lato
del libro, mentre quella nera dall'altro, ovvero quello agli
antipodi.
Ma se giriamo il libro sotto sopra
tutto si capovolge di nuovo.
Un pretesto narrativo per far giocare
il lettore con l'oggetto libro.
Ma la prima che ha giocato molto
seriamente con questa idea degli opposti che si incontrano è
proprio Simona Mulazzani, la quale si è molto divertita a immaginare
molte cose che ruotano intorno al bianco e al nero e lo ha fatto
creando nel lettore stupori continui, dati dall'alternanza dei suoi
disegni sempre coloratissimi a pagine tutte bianche traforate come un
fiocco di neve, nella metà del libro dedicata alla storia di Fiocco
e, al contrario, nella storia dedicata a Goccia, i disegni che sono
sul tavolo accanto all'inchiostro si alternano con pagine tutte nere
traforate come se immaginarie macchie avessero 'mangiato' la carta.
Nel doppio paginone centrale, il bianco
e il nero si incontrano nella tavolozza di Simona Mulazzani che, per
l'occasione, passa all'uso del pastello.
Stupore dopo stupore, il libro continua
a svelare nuove soluzioni grafiche: le due copertine diverse che
sottolineano, pur nello stesso titolo, la predominanza di un
protagonista rispetto all'altro, la sopraccoperta traforata che
anticipa i 'pizzi' che si alternano all'interno del libro.
Al di là di tutto questo, c'è
l'ennesimo bell'albo illustrato di Simona Mulazzani, con i suoi
disegni sempre accoglienti, caldi e preziosi.
La sua raffinatezza, riconosciutale
anche internazionalmente nella Silver Medal conferitale lo scorso
ottobre dalla Society of Illustrators americana, è ancora l'elemento
più interessante di questo libro.
Carla
Noterella al margine, ma non troppo. Al di là dello stupore che questo
libro suscita nel lettore con le sue fantasmagorie di colori e
trafori di carta, porta in sé un germe che ci auguriamo possa
germogliare nel lettore attento: il bianco e il nero che si
incontrano e che si dicono sì.
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