IL BAMBINO FORTUNATO
Mamma, prima dov'ero?
Davide Calì, Thomas Baas
Rizzoli Lizard 2014
Prima quando?
Prima di nascere.
Be', eri...
Nel sogno di un gatto allungato al
sole.
Nel profumo del mare la mattina
presto.
In una nuvola spinta dal vento..."
Domanda, che -prima
o poi- ogni bambino si sarà fatto.
Alcuni se la
tengono per sé, e magari cercano la risposta in solitudine, e si aggirano sospettosi tra foglie di cavolo, stelline e nuvole accoglienti altri,
invece, la rivolgono a chi la sa lunga sull'argomento...
E così, questa
mamma, interrogata, sorride e prova a guardare indietro tutto il
percorso fatto per arrivare a quel preciso punto e trova parole per
raccontare al proprio figlio il desiderio, i sogni, la tenerezza,
l'intesa, la complicità l'amore, che, debitamente impastati, sono
stati gli ingredienti necessari che gli hanno dato forma.
In questo percorso
a ritroso, ci sono giornate di pioggia passate abbracciati su un
divano, una nevicata vista dietro una finestra avvolti in un
abbraccio, una vecchia canzone ascoltata alla radio con le due
braccia che cingono le spalle, un prato su cui sdraiarsi vicini, un
fuoco acceso sulla spiaggia con gli sguardi che si incrociano... e
poi occhi, bocche e corpi e pelle.
Questo è un
bambino fortunato perché, prima di nascere, è in tutto questo e, una
volta nato, il suo posto è ancora lì tra mamma e papà. E fortunati
sono anche la sua mamma e il suo papà, perché nel volersi bene sono riusciti a
vedere il loro sogno diventare realtà.
Poetico, lieve e
romantico questo percorso che Davide Calì e Thomas Baas immaginano
essere quello che ogni bambino vorrebbe sentirsi raccontare...
Teneri ricordi,
fatti di condivisione, di fuggevoli pensieri, di leggerezza, di
nuvole o fiocchi di neve, di lucciole e di vento, pensieri che con il
tempo si consolidano, si coagulano intorno a un bacio più lungo del
solito, un abbraccio che non vuole finire. Tra i tanti pensieri, uno
alla fine attecchisce e si annida, impercettibile, e lì comincia a
crescere per poi diventare bambino.
Calì, ancora una
volta, è alle prese con i grandi temi e Thomas Baas racconta senza
retorica e con felice sintesi, probabilmente derivante dalla sua
attività di pubblicitario, le tappe di una bella storia d'amore, e il buio di un cielo notturno diventa poi alba luminosa.
Questo libriccino
piccolo, nero come una notte di stelle, ha il pregio di intenerire
gli animi di coloro i quali, sfogliandolo, hanno la fortuna di
potersi riconoscere almeno un po' nei due protagonisti: in quella
mamma e in quel papà che si sono amati e si amano, ancora.
Carla
Nessun commento:
Posta un commento