giovedì 6 febbraio 2014

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


PICCOLE LUCI NOTTURNE

Piccolo buio, Cristina Petit
Il Castoro 2014


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)


"Un martedì sera di novembre senza luna, sarà stato per un prurito o forse uno starnuto, Talla si svegliò.
Come fu come non fu, il sonno non tornò, e Talla vide una piccola luce che veniva da un'altra stanza.
Io sono una bambina grande, questo è solo un piccolo buio per me e quella luce arancione non è certo..."

Se tu, Talla, non apri quella porta non saprai mai che cosa è quella luce arancione.
Se tu, lettore, non giri la pagina non saprai mai che cosa è quella luce arancione. 
Serve coraggio, in entrambi i casi.
Talla apre la porta e tu lettore giri la pagina ed entrambi scoprite che la luce arancione NON è l'uomo nero che vi vuole portare via. 


E così, di piccolo buio in piccolo buio, di di porta in porta, di parete in parete, di ambiente in ambiente, Talla insegue le tante lucine colorate, sempre diverse, e tu lettore, di pagina in pagina, verifichi con lei che non si tratta di squali, fantasmi, mostri o lupi.
Fino ad arrivare insieme nell'ultima camera della casa e constatare che quel bagliore lo dà la lampada del comodino di mamma, rimasta accesa, perché la poverina, evidentemente molto stanca, si è addormentata con il libro sulla faccia.
Con la mappa finale dell'intero appartamento di Talla che è nell'ultima pagina del libro puoi ripercorrere con lei tutto il tragitto che ha fatto e allora, sfogliando a ritroso, riesci anche a capire qui pochi particolari dell'arredo che qualificano ogni ambiente, seppure avvolti dal grande buio.


Il buio, e la relativa paura del, è tema caro ai piccoli lettori. Come sempre, essendo il buio un contenitore potenzialmente infinito, dà modo di declinare secondo forme tra loro molto diverse le storie che lo riguardano.
Qui sembra insolito lo spunto di partenza, ovvero quelle lucine che pulsano in molte delle nostre case, quando tutto tace e si va a dormire.
Le spie accese che segnalano lo stand-by di televisori, lavatrici o caldaie sono la consuetudine, anche se sarebbe un bel risparmio spegnerle.
Da una parte ci tengono compagnia o, ancor meglio, ci orientano, come le lucine delle piste aeroportuali, quando al buio andiamo a far pipì, ma agli occhi di un bambino mezzo addormentato possono sembrare un mucchio di altre cose. Di cui alcune spaventose: occhi di lupo, denti di squalo, antenne di mostro.


Divertente è il testo che ha un suo ritornello interno che, alla lettura, sarà piacevole ascoltare e riascoltare.
Ricercato è anche l'uso che Cristina Petit fa delle diverse tecniche che utilizza nelle tavole e interessante la loro commistione in digitale. Certa disarmonia nell'alternarsi delle pagine forse deriva da una esigenza di voler differenziare le parti 'frutto dell'immaginazione' dal resto del disegno, chissà. 


Disegno, fotografia, 'effetti speciali' come la  sfocatura e un tratto che mi pare un po' troppo immaturo movimentano comunque le pagine. A partire dalla bella copertina.

Carla

Noterella al margine: un grazie al mio consulente notturno di illustrazione digitale, Andreo Alemanno.

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