LA MIA BANDA SUONA IL ROCK
Ovvero,
giovani e musica, musica e redenzione.
Il nuovo romanzo di Benedetta
Bonfiglioli, My bass Guitar, come dice il titolo, entra nella
vita di un gruppo di ragazzi, membri di una band, come ce ne sono
tante. Tanta dedizione, qualche talento e tonnellate di sogni. In
realtà la vita di questo gruppo di ragazzi, del protagonista in
particolare, non può che essere complicata da vicende personali e
familiari al limite: Noah non ha conosciuto il padre e la madre si è
precocemente ammalata di alzheimer; il ragazzo, non ancora
maggiorenne, vive da solo sotto la supervisione di una zia
comprensiva. E' un musicista di talento, un ragazzo in gamba, ma
troppo segnato dalla solitudine. Con l'arrivo di una nuova compagna
di scuola, Lisa, si aprono nuove e complicate prospettive di vita,
con l'affacciarsi dell'amore e con il desiderio di ritrovare in
qualche modo la madre. La chiave per affrontare i propri sentimenti
sarà la musica, capace di comunicare e di trasformare.
Anche
questa volta l'autrice, come nel precedente romanzo Pink Lady, per inoltrarsi nel territorio complesso dell'adolescenza, sceglie la
strada delle situazioni estreme, in cui i giovani protagonisti devono
confrontarsi con la perdita di una persona cara; in questo caso, la
solitudine, il senso d'abbandono, il dover ricercare, soli, una via
di ricostruzione di un rapporto, quello con la madre, apparentemente
perduto. L'amica Lisa è figlia di divorziati con tutto il dolore, le
frustrazioni e le incomprensioni che questo spesso comporta.
Ben
descritte le complicate relazioni amicali e sentimentali, tutto
sommato la trama tiene e porta il lettore, dai dodici in su, a
seguire il percorso di rinascita del protagonista. Resta, secondo me,
l'impressione di una sommatoria di componenti narrative, atte a
'drammatizzare' le situazioni in cui si muovono i personaggi e non
sempre funziona. È la vita così com'è, magari anche banale, ad
esser piena di misteri, di silenzi ininterpretabili, di parole di
troppo, di dubbi. È crescere che è complicato, lo è cambiare, fare
delle scelte, essere capaci di costruire relazioni importanti.
Anche
senza elaborate tragedie.
Eleonora
“My
bass guitar”, B. Bonfiglioli, San Paolo edizioni 2014
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