PUO' LA
LETTERATURA SALVARE LA VITA?
Viene
da lontano, dal Quebec, uno dei migliori libri visti quest'anno:
Jane, la volpe & io, una graphic novel per ragazzi, ma
ovviamente anche per 'grandi', di Isabelle Arsenault e Fanny Britt.
Protagonista Helene, una ragazzina in quella infelice età di mezzo,
fra infanzia e adolescenza, perseguitata dal classico gruppo di
'bulle' che le hanno fatto il vuoto attorno. Lei è grassa, lei
puzza. Helene sente i commenti crudeli delle sue persecutrici anche
sull'autobus, ma qui c'è una via di scampo: aprire un libro, Jane
Eyre, e la pagina si colora, la vita si colora.
La mamma
l'aspetta con un vestito nuovo, cucito da lei, dopo aver lavato i
piatti, stirato, preparato il pranzo del giorno dopo e preparato il
proprio lavoro. Una madre sola, stanca. Ma lo sforzo materno non
basta a riportare il sorriso nella vita di Helene, che continua ad
intrecciarsi con la storia di Jane Eyre. Intanto, si profila
all'orizzonte l'incubo di un campo estivo, l'apoteosi delle
persecuzioni e delle vessazioni.
Ma sarà proprio qui che
succederanno due cose che cambieranno il corso della sua vita: lo
sguardo di una volpe e l'incontro con un'altra ragazzina. La vita,
allora prende davvero colore e, nonostante tutto, come in un libro,
la storia 'finisce bene'.
Un
libro illustrato davvero particolare, intensamente poetico ed
evocativo, rimanendo di una semplicità essenziale. Senza strizzare
l'occhio alle mode e al gergo del momento, racconta la crescita di
una ragazzina normale, che ovviamente grassa non è e non è
puzzolente, in un momento delicato e difficile della sua crescita,
quando sembra che tutto congiuri contro e non ci siano vie di scampo.
Una vita grigia , da isolata, da 'sfigata'. E invece no, anche qui,
come nei libri di Polleke, ad un certo punto irrompe il vento della
primavera, il cambiamento, la svolta apparentemente inessenziale che
cambia il tono, il colore della vita. Un incontro, un'esperienza e il
grigio scompare.
In
sottofondo, la storia di Jane Eyre, metafora della potenza del
romanzo, delle storie, con i personaggi che escono dal libro e ci
siedono accanto, raccontandoci la loro storia. La lettura è anche
questo, entrare nelle vite degli altri, di altri e altre immaginari,
eppure vivi e presenti nel nostro presente. La nostra stessa vita ne
viene illuminata, gli episodi, le relazioni, gli incontri, lo stesso
dolore, acquisiscono una diversa prospettiva. I libri ci cambiano e
noi 'cambiamo' i libri che leggiamo con la nostra personale
interpretazione.
Davvero
un bel libro, che non ci si stanca di guardare; semplice, lineare,
leggibilissimo come graphic novel, denso di significati e di storie
da raccontare. Adatto a ragazze/i a partire dai dodici anni.
Eleonora
“Jane,
la volpe & io”, I. Arsenaut e F. Britt, Mondadori 2014
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