lunedì 3 marzo 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


PUO' LA LETTERATURA SALVARE LA VITA?



Viene da lontano, dal Quebec, uno dei migliori libri visti quest'anno: Jane, la volpe & io, una graphic novel per ragazzi, ma ovviamente anche per 'grandi', di Isabelle Arsenault e Fanny Britt. Protagonista Helene, una ragazzina in quella infelice età di mezzo, fra infanzia e adolescenza, perseguitata dal classico gruppo di 'bulle' che le hanno fatto il vuoto attorno. Lei è grassa, lei puzza. Helene sente i commenti crudeli delle sue persecutrici anche sull'autobus, ma qui c'è una via di scampo: aprire un libro, Jane Eyre, e la pagina si colora, la vita si colora. 


La mamma l'aspetta con un vestito nuovo, cucito da lei, dopo aver lavato i piatti, stirato, preparato il pranzo del giorno dopo e preparato il proprio lavoro. Una madre sola, stanca. Ma lo sforzo materno non basta a riportare il sorriso nella vita di Helene, che continua ad intrecciarsi con la storia di Jane Eyre. Intanto, si profila all'orizzonte l'incubo di un campo estivo, l'apoteosi delle persecuzioni e delle vessazioni.
Ma sarà proprio qui che succederanno due cose che cambieranno il corso della sua vita: lo sguardo di una volpe e l'incontro con un'altra ragazzina. La vita, allora prende davvero colore e, nonostante tutto, come in un libro, la storia 'finisce bene'.
Un libro illustrato davvero particolare, intensamente poetico ed evocativo, rimanendo di una semplicità essenziale. Senza strizzare l'occhio alle mode e al gergo del momento, racconta la crescita di una ragazzina normale, che ovviamente grassa non è e non è puzzolente, in un momento delicato e difficile della sua crescita, quando sembra che tutto congiuri contro e non ci siano vie di scampo. Una vita grigia , da isolata, da 'sfigata'. E invece no, anche qui, come nei libri di Polleke, ad un certo punto irrompe il vento della primavera, il cambiamento, la svolta apparentemente inessenziale che cambia il tono, il colore della vita. Un incontro, un'esperienza e il grigio scompare.


In sottofondo, la storia di Jane Eyre, metafora della potenza del romanzo, delle storie, con i personaggi che escono dal libro e ci siedono accanto, raccontandoci la loro storia. La lettura è anche questo, entrare nelle vite degli altri, di altri e altre immaginari, eppure vivi e presenti nel nostro presente. La nostra stessa vita ne viene illuminata, gli episodi, le relazioni, gli incontri, lo stesso dolore, acquisiscono una diversa prospettiva. I libri ci cambiano e noi 'cambiamo' i libri che leggiamo con la nostra personale interpretazione.
Davvero un bel libro, che non ci si stanca di guardare; semplice, lineare, leggibilissimo come graphic novel, denso di significati e di storie da raccontare. Adatto a ragazze/i a partire dai dodici anni.

Eleonora



Jane, la volpe & io”, I. Arsenaut e F. Britt, Mondadori 2014

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