lunedì 10 marzo 2014

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


TOPO!
Max il coraggioso, Ed Vere
Rizzoli 2014


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni) 

"Max è un gattino intrepido. Max è un gattino coraggioso. Max è un gattino che vuole solo dare la caccia ai topi.
Max il Coraggioso deve solo scoprire come è fatto un topo... e poi potrà dargli la caccia!"


Max spesso deve portare un bel fiocco come collare, ma lui preferirebbe un bel mantello da supereroe. Max si sente un supereroe, sulle tracce di quello che gli hanno detto essere il suo più acerrimo nemico: Topo, con la T maiuscola.
Lo cerca in lattine aperte in cui c'è solo una mosca che ronza, nella boccia del pesce in cui c'è solo il pesce, ovviamente. Lo cerca sull'albero ma anche lì ci sono solo gli uccellini. A tutti coloro cui domanda se siano loro Topo, essi rispondono sempre con lo stesso ritornello: no, loro non sono Topo ma hanno appena visto Topo fuggire.
Se un topo non lo si è mai visto, non è poi tanto facile identificarlo. Nessuno di quelli incontrati ammette di essere Topo, e neanche Topo lo fa. Perfido bugiardo, e anche opportunista, Topo, per salvarsi la pelle, indica a Max il Coraggioso un mostro che dorme dicendogli che quello è Topo. Finalmente lo ha trovato! Ma ben poco potrà Max il coraggioso, contro quel gigante, disturbato nell'ora della siesta.
Inghiottito e poi risputato dal mostro, Max capisce che dare la caccia a Topo non è avvincente come lo descrivono.
E poi, in fondo in fondo, non è sempre così necessario essere in guerra con qualcuno sebbene sia divertente cacciare mostri, anche se sembrano in tutto e per tutto topi...

Tutti uguali i Topi: perfidi bugiardi! Chi non ricorda il perfido bugiardo Topo nella storia del Gruffalò? Che per salvarsi la pelle aveva giocato d'astuzia con serpenti, volpi e civette...
Tutti uguali i gatti: un po' vanesi, molto visionari, orgogliosi e volubili. Chi non ha mai visto almeno una volta un gatto inseguire senza successo imprendibili farfalline credute pericolosi uccellacci e poi, di punto in bianco, girarsi su sé stessi e tornare a dormire, come se nulla fosse mai successo?...
È proprio vero che la storia si ripete.

Su fondi di accesi colori, ogni foglio diverso, dal rosa al giallo, passando per vari toni di verde, il nostro piccolo protagonista campeggia sulla pagina semi deserta, quasi sempre al centro del foglio, e da lì ci guarda con due occhi gialli fuori misura e leggermente spiritati, proprio come hanno i gatti quando, a caccia, si sentono padroni dell'universo.
Piccole raffinatezze nella costa del libro e nella copertina, quel volo di mosca segnato dal percorso in lucido che si ritrovano anche all'interno in un disegno che sa essere nel contempo classico e modernissimo in certe soluzioni che tendono alla sintesi, alla stilizzazione e al modello ripetuto. In questo senso la pagina con gli uccelli sui rami di un albero, che ricorda un reticolo da vetrata di cattedrale più che una quercia qualsiasi, appare emblematica. E lo stesso può dirsi per gli uccellini che al pari del nostro piccolo Max, fanno tanto d'occhi nel vederlo.
Ed Vere ancora una volta ronza attorno alle false apparenze con i suoi personaggi consueti dai grandi occhi spalancati: un mostro verde verde dalle improbabili unghione rosa, un topo furbo.
Ci piacerebbe molto che in Italia arrivassero anche gli altri suoi albi, pieni di colore e di british humor.


Carla


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