ZOOM
Bottoni
d'argento, Bob Graham
EDT Giralangolo, 2014
ILLUSTRATI PER PICCOLI
(dai 4 anni)
"Alle 9.59 di
un giovedì mattina Giulia disegnò un'anatra. Cappello a cilindro,
bastone da passeggio e stivali di morbidissima pelle. Sugli stivali
mise dei bottoni d'argento: uno... due...Il pennarello di Giulia
indugiò a mezz'aria prima di posarsi sul foglio per l'ultimo
bottone.
Suo fratello Leo si
alzò lentamente in piedi. Barcollò, si accigliò, si sbilanciò in
avanti...e fece il suo primo passo."
Giulia
è accovacciata per terra, nel soggiorno e sta disegnando. Suo
fratellino è seduto a pochi passi da lei. E il cane sonnecchia tra i
due. Poi succede qualcosa di insolito: Leo si alza e barcollando si
accinge a fare il suo primo passo. In quel preciso momento il mondo
sta andando avanti, infatti la mamma, in cucina, è lì che si
esercita con il flauto e sul tetto un piccione fa il nido. La bambina
che abita di fronte infila legnetti nel cancello e una signora con il
passeggino sta correndo proprio davanti a quel cancello; un po' più
in là un signore compra il pane e in un isolato ancora più lontano
un soldato abbraccia in un saluto la sua mamma. Nel parco, in quello
stesso momento, una vecchia signora spinge un carrello con tutti i
suoi averi...
Questo
è quello che capita in quel preciso minuto, tra le 9.59 e le 10 di
quella mattina.
Ci
allontaniamo dal punto in cui Leo, tremante, comincia a camminare, e
possiamo vedere il mondo allargarsi sotto i nostri occhi e, per
paradosso, abbiamo una visuale di tutto quello che sta accadendo in
tutta la città e anche oltre.
Ed
è esattamente questo il grande gioco del libro di Graham.
Un
libro che anni fa colpì l'immaginario di molti fu Zoom (Istvan Banyai, Il Castoro, 2003),
albo senza parole, che giocava su questo esatto concetto. Qui però
la storia ha un andamento più intimo e narrativo e parte da un
evento di grande forza emotiva.
Mentre
quel bambino sta facendo la sua prima prova di coraggio in nome della
propria autonomia, mentre la sua vita prende un andamento 'eretto',
mentre per lui e per tutta la sua famiglia da quel momento molte cose
cambieranno, intorno a lui succedono cose enormi come una nascita di
un bambino o piccolissime come il disegno di un bottone d'argento
sullo stivale di una papera.
Questa
è davvero una buona idea da raccontare ai bambini perché offre
interessanti spunti di riflessione sul concetto di contemporaneità, sul concetto di complessità e
sui nessi che si possono creare tra fatti apparentemente slegati. Mi
pare stimolante il fatto che, girando le pagine, si trovino in
sequenza geografica -da un centro di attenzione si allarga la visuale
come con i cerchi concentrici nell'acqua o come girando al contrario lo zoom di una macchina fotografica- fatti quotidiani che danno
lo spessore della complessità della realtà.
Dal dettaglio al generale e ritorno. Dal piccolo al grande, dal vicino
al lontano, per poi ritornare in quel salotto dove Leo ha fatto il
suo primo passo.
A
una lettura più attenta viene a galla un'altra serie di altri spunti:
in primo luogo, attraverso i tagli di prospettiva delle tavole,
caratteristici di Graham, sembra evidente il fatto che il passaggio
dal gattonare al camminare debba considerarsi evento centrale nel
percorso di crescita di un bambino e non solo. Secondariamente il
contesto entro cui si svolge la scena di partenza intenerisce per
autenticità: i panni stesi davanti al camino per asciugare prima,
quella cucina così vissuta in cui la mamma si esercita con il suo
flauto, lo sguardo del cane un po' spaventato dall'incombente
pericolo dato dalla precarietà di quel primo passo. Ma l'autenticità
si allarga in senso concentrico: nonni e nipoti che giocano al parco,
abbracci prima di partire forse per una missione pericolosa, telefoni che
squillano in tutti quei grattacieli pieni di uffici.
Raffinato,
attento, poetico in ogni particolare, il libro è pieno di richiami
all'attenzione per il lettore, a partire dal titolo che porta altrove
rispetto al centro della storia, fino ad arrivare ai risguardi dove
quella piuma, nel tempo di lettura del libro, ha avuto modo di
posarsi...
Carla
Noterella
al margine: Graham lo abbiamo appena visto in Come curare un'ala spezzata (Il Castoro, 2014): di
nuovo la quotidianità al centro, di nuovo uno sguardo dall'alto, di
nuovo un altro bel libro di questo pluripremiato autore australiano.
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