martedì 6 maggio 2014

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


IL CANE FA IL CANE

Il topo sognatore e altri animali di paese, Franco Arminio, Simone Massi
Rrose Sélavy 2013



ILLUSTRATI PER MEDI (dai 7 anni)

"Sono la formica Fabrizia.
Oggi non sono uscita. Fatti miei.
E poi certe volte uno si scoccia di mettersi in fila per un insetto morto, per un chicco di grano."

Ventuno animali che abitano in paese. Ognuno di loro ha una caratteristica che lo distingue: l'asina acquaiola, il calabrone tranquillo, il cane ottimista, l'elefante lì solo di passaggio, il maiale sopravvissuto e la formica indolente.


Ventuno narrazioni di animali paesani: ragno, gallina, gatto e topo e anche una faina. Un coro di voci che narrano, in breve o dilungandosi, la vita di un paese dell'Irpinia d'Oriente, ma che potrebbe essere anche altrove, un po' ovunque nella periferia dell'Impero, lontano dai grandi itinerari, e da riflettori troppo luminosi.


L'asina bianca, che porta l'acqua alla locanda non ha mai portato in groppa il suo padrone Luigino perché lui ha le gambe lunghe e lei è vecchia. Il cane di Michele si annoia davanti alle macchinette in cui si gioca a soldi e rimpiange le belle passeggiate che prima faceva con il suo padrone, girando per la campagna. Califfa è l'ultima gallina del paese che però è costretta a vivere chiusa nell'orto perché una gallina libera sporca i vicoli. La farfalla svolazza tra i fiori cresciuti sull'altare della chiesa abbandonata e la mosca è invece è in cerca di qualcuno che sia capace di afferrarla al volo per poi liberarla al di là dei vetri di una finestra. Il ragno che vive tra la damigiana e il materasso di quella casa abbandonata è molto dimagrito perché di mosche neanche l'ombra...


Animali piccoli, animali qualunque, che ogni paese ospita tra le proprie mura. Animali senza fama, che raccontano una vita senza fama, fatta di semplicità, di abitudini che si ripetono, di luoghi abbandonati. Questo è il filo conduttore di questo bel libro scritto da Franco Arminio, che ama definirsi paesologo, e illustrato da Simone Massi, che ama definirsi animatore resistente.
Il loro terreno di incontro è stata la comune passione per i piccoli paesi della provincia italiana.
Franco Arminio, scrittore, poeta e regista che collabora con importanti quotidiani, vive a Bisaccia e Simone Massi, uno dei più innovativi registi di animazione, vive a Pergola. Mi pare evidente la loro filosofia di vita.
Cose e luoghi che altrimenti sarebbero invisibili in questo libro ottengono attenzione e dignità rinnovata. L'amore condiviso verso ciò che sta nell'ombra, verso coloro i quali spesso sono dimenticati ha fatto incontrare Arminio con Massi sulle pagine di questo libro insolito.
Il bianco e nero di Simone Massi è perfetto per le parole semplici di Franco Arminio e si accende di rosso solo di rado, come a voler creare un inaspettato contrappunto: la lingua di quel cane stanco, cresta e bargigli di quella gallina reclusa, il manto di una volpe morta di freddo e quella ciliegia mai raccolta, ora rifugio e nutrimento di un verme.



Carla

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