IL CANE FA IL CANE
Il topo sognatore
e altri animali di paese, Franco Arminio, Simone Massi
Rrose Sélavy 2013
ILLUSTRATI PER MEDI
(dai 7 anni)
"Sono la
formica Fabrizia.
Oggi non sono
uscita. Fatti miei.
E poi certe volte
uno si scoccia di mettersi in fila per un insetto morto, per un
chicco di grano."
Ventuno
animali che abitano in paese. Ognuno di loro ha una caratteristica
che lo distingue: l'asina acquaiola, il calabrone tranquillo, il cane
ottimista, l'elefante lì solo di passaggio, il maiale sopravvissuto
e la formica indolente.
Ventuno
narrazioni di animali paesani: ragno, gallina, gatto e topo e anche
una faina. Un coro di voci che narrano, in breve o dilungandosi, la
vita di un paese dell'Irpinia d'Oriente, ma che potrebbe essere anche
altrove, un po' ovunque nella periferia dell'Impero, lontano dai
grandi itinerari, e da riflettori troppo luminosi.
L'asina
bianca, che porta l'acqua alla locanda non ha mai portato in groppa
il suo padrone Luigino perché lui ha le gambe lunghe e lei è
vecchia. Il cane di Michele si annoia davanti alle macchinette in cui
si gioca a soldi e rimpiange le belle passeggiate che prima faceva
con il suo padrone, girando per la campagna. Califfa è l'ultima
gallina del paese che però è costretta a vivere chiusa nell'orto
perché una gallina libera sporca i vicoli. La farfalla svolazza tra
i fiori cresciuti sull'altare della chiesa abbandonata e la mosca è
invece è in cerca di qualcuno che sia capace di afferrarla al volo
per poi liberarla al di là dei vetri di una finestra. Il ragno che
vive tra la damigiana e il materasso di quella casa abbandonata è
molto dimagrito perché di mosche neanche l'ombra...
Animali
piccoli, animali qualunque, che ogni paese ospita tra le proprie
mura. Animali senza fama, che raccontano una vita senza fama, fatta
di semplicità, di abitudini che si ripetono, di luoghi abbandonati.
Questo è il filo conduttore di questo bel libro scritto da Franco
Arminio, che ama definirsi paesologo, e illustrato da Simone Massi,
che ama definirsi animatore resistente.
Il
loro terreno di incontro è stata la comune passione per i piccoli
paesi della provincia italiana.
Franco
Arminio, scrittore, poeta e regista che collabora con importanti
quotidiani, vive a Bisaccia e Simone Massi, uno dei più innovativi
registi di animazione, vive a Pergola. Mi pare evidente la loro
filosofia di vita.
Cose
e luoghi che altrimenti sarebbero invisibili in questo libro
ottengono attenzione e dignità rinnovata. L'amore condiviso verso
ciò che sta nell'ombra, verso coloro i quali spesso sono dimenticati
ha fatto incontrare Arminio con Massi sulle pagine di questo libro
insolito.
Il
bianco e nero di Simone Massi è perfetto per le parole semplici di
Franco Arminio e si accende di rosso solo di rado, come a voler
creare un inaspettato contrappunto: la lingua di quel cane stanco,
cresta e bargigli di quella gallina reclusa, il manto di una volpe
morta di freddo e quella ciliegia mai raccolta, ora rifugio e
nutrimento di un verme.
Carla
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