SKATEBOARD E IGUANE
Eccoci
ancora ad affrontare dei 'seguiti', chiamati in gergo sequel,
caratteristica della narrativa per i ragazzi dai sette anni in poi;
su questa predilezione per le serie molta narrativa 'commerciale' ha
costruito la propria fortuna, più o meno duratura. Ma qui abbiamo a
che fare con altro, con personaggi pensati e ben costruiti e storie
che riescono a dire molto altro, oltre a strappare un sorriso per le
storie strampalate dei protagonisti. In entrambi queste racconti, al
centro si pone l'amicizia e gli eventi che possono incrinarla.
Ritroviamo
Derek, già protagonista de La mia vita è un romanzo: in La mia vita
è un film a mettere a dura prova la sua amicizia con Matt è
l'invidia: già, perché a Derek, compagno di evoluzioni acrobatiche
con lo skateboard, capita un'occasione straordinaria, partecipare
come stuntman alle riprese di un film con una giovanissima attrice di
cui è fan.
Popolarità
alle stelle, esperienze emozionanti, solo che Matt non riesce ad
accettare di essere stato scartato e si vendica rivelando con un
video postato su un social network la debolezza del suo ex migliore
amico: la lentezza con cui legge. Il povero Derek deve anche
affrontare il rischio di perdere l'affidamento di una scimmietta,
Frank, destinata ad assistere malati. La disattenzione del
protagonista causa un incidente che mette a rischio la vita del
giovane cebo. E' proprio il recupero dell'amicizia di Matt a
consentire a Derek di risolvere i suoi guai. Ancora una volta Janet
Tashjian, con l'aiuto delle vignette del figlio Jake, utilizza il suo
tocco leggero per parlare di questioni importanti, dalle difficoltà
di apprendimento di Derek, alle dinamiche interpersonali fra questi
preadolescenti molto positivi, alle difficili tappe della crescita.
Il tutto condito da un'ironia che non trascende mai nel grossolano o
nel banale.
Per
ragazzini appena più piccoli, diciamo dai nove anni, un'altra
esilarante avventura di Hank Zipzer, irrefrenabile creatura della
coppia Henry Winkler e Lin Oliver. Hank, come è noto, è dislessico
e questo sua difficoltà lo mette nei guai; quando deve programmare
la registrazione di un vecchio film horror, ormai fuori commercio,
per il suo amico del cuore Frankie, confonde i numeri sul display,
fallendo la registrazione e causando una vera crisi nella sua
amicizia più importante. A questo si aggiungono le ricerche di
scienze, un decoder smontato, un tecnico tv appassionato di iguane,
nonché l'iguana di casa Katherine che decide di mettere al mondo una
ventina di graziose eredi. Catastrofi, colpi di scena, situazioni
grottesche ed esilaranti per arrivare alla scioglimento di ogni
problema.
Henry
Winkler e Lin Oliver imprimono alla storia un ritmo vorticoso e un
costante livello di garbata ironia. L'autore, a sua volta
dislessico, utilizza queste storie per raccontare le difficoltà anche
meno evidenti in cui i dislessici incappano, un modo indiretto ed
efficace per aprire gli occhi ai cosiddetti normodotati.
L'editore,
Uovonero, anche in questo caso applica il font di alta leggibilità,
consentendo a tutti i bambini di leggere agevolmente anche una storia
'lunga'. Anche ne La mia vita è un film, pur non utilizzando
specifici accorgimenti, la scrittura è a caratteri grandi, con le
righe ben distanziate e con il corredo tutt'altro che banale delle
vignette che illustrano parole e situazioni.
Qualità
di scrittura e di progetto editoriale distinguono queste produzioni
dal numero crescente di pubblicazioni dedicate ai bambini di questa
fascia d'età che fanno leva sull'umorismo un un po' grossolano,
scontato, alla ricerca della risata facile.
Ben
vengano proposte intelligenti, che cerchino di catturare questi
lettori riluttanti, bellissima definizione contenuta nel primo
romanzo della Tashjian, che ci stanno sfuggendo sotto il naso,
allettati da passatempi molto meno impegnativi di una bella lettura.
Eleonora
“La
mia vita è un film”, J. E J. Tashjian, La Nuova Frontiera Junior
2014
“Hank
Zipzer e il giorno dell'iguana”, H. Winkler e L. Oliver, Uovonero
2014
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