Pupa, Loredana Lipperini,
Paolo D'Altan
Rrose Sélavy 2014"'Dunque tu sei Adele. Hai tredici anni e da oggi sei la mia Nipote Sostituta. Perché fai questo lavoro?'
Non so cosa rispondere. Non è previsto. Non doveva andare così. A questo punto avremmo dovuto bere il tè, mangiare le paste e sfogliare l'album delle fotografie con Pupa bambina, Pupa ragazza, Pupa il giorno del matrimonio. Perché è toccata a me la Richiedente più difficile?"
La Legge Familiare
del 2020, che stabiliva l'obbligo di visitare i vecchi almeno una
volta a settimana, non ha funzionato. Nelle famiglie era un obbligo
troppo gravoso così è stato istituito il servizio dei Sostituti,
ovvero ragazzi e ragazze in cerca di un 'lavoretto', che -previo
compenso- vanno a trovare vecchietti e vecchiette in solitudine. Il
compito è semplice e l'impegno non gravoso.
Ma non per Adele
che come Richiedente ha Pupa.
Colorata, vivace,
prodigiosa narratrice, Pupa è una Richiedente fuori norma.
Di norma lei non
beve il tè e non mangia paste, ma passa il suo tempo a costruire
oggetti insoliti, riutilizzando cose trovate qua e là:
acchiappanuvole, soffiamusica da passeggio, collane di bottoni,
ombrelli sibilanti.E poi racconta. Racconta ad Adele che fa finta di non ascoltare, la sua avventurosa infanzia di bambina cresciuta tra cammelli, Jinn e cozze mangiate crude sullo scoglio.
Pupa non guarda la tv, ha la casa piena di libri (Adele non ne ha mai visti,) le piace scrivere, (Adele della scrittura ha solo un vago ricordo), e non ha bisogno di compagnia. Ma nonostante questo è una Richiedente di Nipote Sostituto. Perché?
Giusto, sì.
Varie persone condivisibili, racchiuse in un solo libro: una prefazione intelligente di Lidia Ravera, un progetto editoriale pieno di senso di Massimo Di Nardo e poi (la 'mia' amata e mai troppo ascoltata) Loredana Lipperini che scrive e racconta storie proprie e di altri per vocazione e per mestiere e (il 'mio' sempre emozionante) Paolo D'Altan che sa condurre in immaginari sfumati, abitati o deserti, ma con orizzonti sempre di grande respiro, come a dire che il mondo va scoperto, andando.
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