PANCIA MIA, FATTI CAPANNA...
Le ventre de Basile,
Camille Louzon
Magnani 2013
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)
"Je m'appelle Basile, et je
suis né sans ventre.
Tout me passe à travers, parfois
même le ballon du voisin.
Je suis souvent seul car tout le
monde me trouve bizarre."
Effettivamente
Basile è piuttosto insolito: lui è un uomo a cui manca la pancia.
Tra il suo petto e il suo bacino c'è una fascia vuota, semplicemente
aria. La gente lo evita perché è bizzarro così lui decide di
andare da un mago a chiedere consiglio. Ora, il consiglio
dell'esperto si rivela insolito altrettanto: nessuna possibilità di
avere una pancia nuova, ma una vasta gamma di riempitivi. Dall'acqua,
all'erba, il legno e persino la paglia, ma ogni volta c'è una
'controindicazione'. Una pancia d'acqua si riempie di pesci, metà
dell'erba di una pancia d'erba la mangia una mucca e la paglia di una
pancia di paglia lo trasforma in uno zerbino.
Ma Basile non
demorde, finché arriva a riempirsi la pancia di chiodi e,
contrariamente ad ogni previsione, trova l'amore.
Tra i libri
riportati da Bologna Le ventre de Basile gode di una buona
posizione nella classifica dei preferiti. Mi ha colpito per
molteplici ragioni.
La prima: l'idea di
partenza, ovvero un uomo a cui manca la pancia del tutto. Geniale.
La seconda: dal
punto di vista formale, il tipo di disegno a tempera, con colori
forti, dati per grandi campiture e mai sfumati.
La terza:
l'immediatezza dell'immagine, solo apparentemente semplice. A ben
vedere sottilmente ironica e raffinata.
La quarta: il
finale insospettato e piuttosto brusco nel suo 'precipitare' verso
una conclusione positiva di quella data situazione che si prospettava
piuttosto ingarbugliata.
Posso immaginare
che agli occhi di un ragazzino almeno tre su quattro delle mie
ragioni lo trovino consenziente.
L'assurdità del
punto di partenza, la grande comunicativa del disegno, la potenza del
colore così deciso e il gioco interno tra soluzione trovata e
inconveniente derivante.
Questo è il suo
primo libro pubblicato, ma mi pare che la giovane Camille abbia in
testa un bel po' di progetti per altri bei libri come questo.
Nel suo sito, tra i
libri che verranno c'è la storia di un uccello che non vuole volare
con le proprie ali, oppure quella abitata da personaggi che non
vogliono rassegnarsi all'idea che con gli occhiali ci si vede meglio
(io sono fra questi), o che non si fidano del taglio del barbiere (io
sono fra questi) o che sono un po' nottambuli (io non sono fra
questi)...
A parte la
semplicità del segno, senza mai essere banale, come si può notare
anche in questi casi i punti di partenza sono tutti generati da una
vena di follia che rende Camille immediatamente a me cara...
Non perdiamola di
vista!
Carla
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