AMICIZIE BATTAGLIERE
Può il
confronto, e lo scontro, con la realtà far crescere solide amicizie
o insorgenti amori? Ci sono due libri per ragazzi che scelgono questa
chiave narrativa per raccontare il mondo e, nello stesso tempo,
raccontare i ragazzi che questo mondo attraversano con passi incerti.
Dedicato
a lettrici e lettori dai nove anni in su, La signorina Euforbia,
di Luigi Ballerini, racconta di una strana signorina, maestra
pasticcera, e della sua onorata bottega, capace di sfornare mirabili
dolcetti su misura, progettati intorno agli stati d'animo e ai
desideri degli appassionati clienti. Profumo d'altri tempi, con la
dimensione artigianale che rasenta l'arte se non la magia. Questo
luogo delle meraviglie rischia di essere sfrattato per far spazio, è
facile immaginarlo, ad un centro commerciale. A difenderlo a suon di
pasticcini sono due giovani allievi di Euforbia, Marta, la
protagonista, e Matteo, ripetente in terza media e balbuziente. Prima
l'esperienza della scuola di pasticceria, poi quella di lottare per
aiutare un'insegnante tanto speciale, l'amicizia fra i due ragazzini
cresce e si rafforza, superando timidezze e difficoltà.
In
Euforbia ciascuno di noi può riconoscere quei personaggi che nello
svolgere il loro lavoro danno molto di più, lo si potrebbe magari
dire, e spesso è stato fatto, a partire da La storia infinita,
dei librai che insieme ai libri porgono risposte o magari nuove
stimolanti domande. E qui c'è l'evidente sottolineatura del
contrasto fra una dimensione 'antica' di relazioni sociali e il
nuovo, distruttivo e disumano, che avanza.
Se il
tono di Ballarini è leggero, quasi favolistico, nel delineare
comunque uno sfondo urbano contemporaneo, quello di Zita Dazzi è più
immediatamente realistico: in Bella e Gustavo abbiamo
ancora una coppia di ragazzi, Petra e Nino, appena all'inizio
dell'adolescenza, tirati dentro ad una vicenda più grande di loro.
Petra, cocciuta ragazzina amante dei cani, aiutata da un riluttante
quasi fidanzato, Nino, avvicina uno strano barbone, che cita a
memoria le Memorie di Adriano della Yourcenar: la ragazza
vorrebbe avere il suo cagnolino e poterselo portare a casa, per la
disperazione dei suoi genitori. L'apparire e sparire del vecchio
barbone Gustavo e del suo cagnolino, Bella, spingono Petra ad
indagare sulla sua storia, fino a quando un evento drammatico, il
pestaggio da parte di un gruppo di teppisti, non li costringerà ad
occuparsi veramente di questo vecchio misterioso, portatore di una
storia fantastica.
Basato
su un episodio realmente avvenuto, il romanzo intreccia il racconto
avventuroso all'analisi di quel groviglio oscuro e contradditorio che
è la nascita dei primi sentimenti d'amore; nello stesso tempo,
descrive una realtà metropolitana in cui si muovono schiere di
invisibili, di uomini e donne che non esistono per le istituzioni, ma
solo per i volontari che se ne occupano; vivono nel nostro mondo,
come facessero parte di una scenografia degradata.
Raccontare
queste vite perdute può aiutare a comprendere quali percorsi umani
possano portare a un così eclatante rifiuto del mondo.
La
storia cui si fa riferimento nel libro finisce bene, ma nella
maggioranza dei casi non è così. Importante comunque parlarne e
accendere i riflettori su aspetti della vita che i ragazzi e le
ragazze spesso ignorano. Per quanto già detto, la lettura è
indicata a partire dai dodici anni e andrebbe accompagnata da attente
spiegazioni sull'universo umano che popola soprattutto le grandi
città.
Eleonora
“La
signorina Euforbia”, L. Ballerini, San Paolo 2014
“Bella
e Gustavo”, Z. Dazzi, Il Castoro 2014
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