SPENSIERATEZZA E PENSIERI
Cuori di waffel,
Maria Parr, Bo Gaustad
Beisler 2014
NARRATIVA PER MEDI
(dagli 8 anni)
"Capitano tante
cose strane quando si ha per vicina di casa e migliore amica una come
Lena, ma certe volte penso che quelli che mi piacciono di più sono i
giorni normali. I giorni in cui non succede niente di speciale, in
cui mangio pane e prosciutto, in cui Lena e io giochiamo a calcio o
andiamo a cercare granchi e parliamo delle solite cose, senza che
capitino incidenti."
A
Trille, quello, per esempio, sembrava un giorno normale, ma poi era
arrivata Minda, sua sorella maggiore e aveva raccontato a lui e a
Lena perché Martinfranta, il loro villaggio, avesse quello strano
nome; una storia di pirati e di una polena, La bella Marta
sontuosamente abbigliata, che si era infranta sulla costa per una
terribile tempesta. Finita in mille pezzi la nave, i pirati decisero
di fermarsi in quella baia, che da quel giorno si chiamò
Martinfranta. A questo punto, il passo è breve a voler dimostrare
che Trille ha sangue pirata nelle vene...
E
così anche quella che sembrava una giornata normale si trasformò in
un'avventura. Trille prese il canotto e Lena, indossato il miglior
vestito di sua madre, fece la polena. E come nella leggenda, anche
lei si infranse sul pilone di cemento del molo...
Attaccarsi
a una improbabile teleferica, sfidare più volte le fiamme, buttarsi
con il bob a rotta di collo dal colle, queste sono alcune delle
mirabolanti idee di Lena. E Trille, solo di poco più prudente, è
sempre lì con lei: la segue, la guarda, la protegge, la capisce, la
rimpiange. Anche se lei non glielo ha mai confessato, lui è il suo
miglior amico e lei è di certo il suo primo pensiero ogni mattina,
soprattutto quando vengono separati l'uno dall'altra.
Due
monelli scandinavi, perfettamente nel solco di Emil e Pippi, Trille e
Lena sono l'incarnazione dell'infanzia fatta nel contempo di
spensieratezza e di grandi pensieri. Accanto a loro, ruota un intero
mondo fatto di un nonno-custode su cui contare e che, perfettamente
nella parte di nonno, li asseconda, li favorisce e li 'protegge'
dall'autorità costituita di mamme e papà; due famiglie, che spesso
e volentieri diventano una sola, con massima gioia dei due ragazzini
inseparabili; una campagna, quella norvegese, fatta di fiordi e
colline ripide, abitate qua e là da vecchi contadini e vecchi
cavalli; e dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, una
dolcissima vecchina, la nonna-zia, grande narratrice di storie e da
sempre addetta alla cura della felicità gastronomica di tutti, con i
suoi waffel a forma di cuore.
Ecco,
i waffel a cuore possono essere la 'bandiera' di questo libro. Come
loro, la storia è impastata con sapienza e ciò che ne risulta è
qualcosa di 'tenero e gustoso'.
Gustoso,
che fa tanto ridere, nei suoi aspetti più avventurosi, ovvero nelle
continue e sorprendenti pensate di quei due ragazzini oppure nelle
soluzioni altrettanto inaspettate del nonno-custode.
Tenero,
che fa altrettanto commuovere, lo è nella purezza e alla autenticità
del pensiero di quei due bambini alle prese con la vita. Alludo, per
esempio, alla loro amicizia fatta delle rasposità di Lena e della
devozione di Trille, oppure all'insopprimibile desiderio di Lena di
avere anche lei un papà, o alla malinconia per la morte della
nonna-zia da parte di Trille. Ma si potrebbe ben continuare.
Un
libro sulla vera bellezza che c'è nell'essere 'piccoletti'.
Beisler,
con le sue forze, sta facendo un gran lavoro di ricerca nella
letteratura d'Oltralpe, storicamente serbatoio di buone storie. E
facendolo, con così buoni esiti, contribuisce a colmare il 'buco'
editoriale di nuove proposte, da mettere i mano a quei bambini e a
quei ragazzi che non sono più 'piccoli' grandi lettori e non ancora
'grandi' grandi lettori.
Aspettiamo
il seguito: ho studiato e so che esiste.
Carla
Noterella
al margine. Sabato pubblicherò la ricetta dei miei waffel.
Resistete
fino ad allora!
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