martedì 24 giugno 2014

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


UN SALTO NEL CIELO



Uovonero, editore coraggioso e coerente, continua la pubblicazione dei pochi romanzi di Siobhan Dowd, morta prematuramente nel 2007.
Crystal della strada, arrivato recentemente in libreria, è uno di quei romanzi che lasciano il segno. Non ha la versatilità de Il mistero di London Eye, una lettura più 'facile' anche per ragazzini di dieci anni, ma propone un personaggio di quelli che non si dimenticano.
Holly è una tredicenne che vive in un istituto londinese per ragazzi difficili o abbandonati, in attesa di essere affidata ad una nuova famiglia; ma coltiva un sogno, ritrovare la madre, in Irlanda. Per farlo ha bisogno di essere più grande, più coraggiosa; nella casa della nuova famiglia affidataria trova una parrucca biondo cenere, la ruba e così inventa Crystal, ragazza spregiudicata ben più grande, capace di rubare nei negozi e di scroccare colazioni a destra e a manca, sfruttando il proprio appeal, la necessaria sfrontatezza; comincia un viaggio avventuroso attraverso l'Inghilterra e il Galles, in un continuo scambiarsi di ruoli fra la piccola Holly e Crystal, che riesce a cavarsela in tutte le situazioni; il viaggio è l'occasione di continui ripensamenti, i ricordi della vita insieme alla mamma 'ballerina' e al suo manesco compagno Denny; gli amici dell'istituto, abbandonati al loro destino nel momento in cui ha accettato di andare a casa di Fiona e Ryan; soprattuto Miko, il suo educatore alla Templeton House, uno che è sempre stato dalla sua parte, che l'ha capita, accettata, contenuta. Miko stava per andarsene dall'Istituto, un altro tradimento, un altro abbandono, o forse non è così.
Il viaggio di Crystal è fatto soprattutto di incontri casuali con persone che, nella loro diversità, cercano di aiutarla, credono, ma forse no, al suo travestimento e alle sue frottole. La nutrono, la accolgono, la cacciano anche via quando scoprono che è troppo piccola per una notte brava.
Alla fine Crystal riesce ad arrivare al porto di Fishguard e a salire sul traghetto che porta in Irlanda, l'isola felice dove la madre l'aspetta. O forse no, i ricordi si ricompongono in un mosaico sempre più chiaro. Crystal deve morire, perchè Holly possa farsi carico della verità del suo passato, della verità su sua madre e sul suo losco compagno.
Intenso, con un ritmo sostenuto, il romanzo ci porta fino al limite dell'accettabile, descrivendo un mondo adulto in cui onestà e dedizione fanno da contraltare all'efferatezza, al rifiuto, all'abbandono. Non tutti i genitori tengono fede al loro mandato, crescere i figli nell'amore, non tutti gli adulti sono traditori ed infidi; c'è chi è disposto a dare con generosità; e c'è, da parte dell'autrice, una grande fiducia nelle risorse che un ragazzino/a porta in sé, la forza, l'attaccamento alla vita, la capacità di scendere molto in basso per ricominciare a salire. Dietro le sfide, le reiterate condotte reprensibilissime, le fughe c'è una grande, immensa richiesta di aiuto, che una società sana, nel suo insieme, dovrebbe essere in grado di raccogliere.
Anche questa volta la Dowd accoglie il punto di vista di chi è 'diverso', ai margini, immaginando una possibilità di riscatto che spesso la società non riesce a fornire a chi, fra i più giovani, ha maggiormente bisogno di un sostegno 'diverso'.
Una storia che resta nel cuore e che aiuta a crescere, che consiglierei vivamente a ragazzine/i, dai tredici anni in poi, affascinati dalla ribellione, ma anche a quegli adulti che il mondo degli adolescenti lo vogliono capire per davvero.

Eleonora

Crystal della strada”, S. Dowd, Uovonero 2014


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