UN ANGELO A NAPOLI
Originale
e abbastanza imprevedibile, Federico il Pazzo di Patrizia
Rinaldi è un romanzo breve, premiato con il premio Pippi nel 2006
come miglior testo inedito, per altro con un altro titolo, e ora
viene giustamente riproposto da Sinnos, insieme alle ristampe di Mare
Giallo e di Piano forte.
Il
protagonista, Angelo, a pochi mesi cade in coma e vive un'esperienza
di distacco dal corpo, una sorta di levitazione mentale, che si rifa
viva, in seguito, in tutti i momenti in cui è urgente la spinta alla
fuga; di occasioni del genere se ne presenteranno diverse, cambiando
città e ovviamente scuola. Ritorna con la madre a Napoli, dove è
nato, andando a vivere in periferia; adattarsi è dura, c'è la legge
di caseggiato da rispettare e una lingua, il napoletano, da imparare.
Ma c'è
chi lo aiuta a capire la legge non scritta delle relazioni sociali,
dentro e fuori la scuola, come in modi diversi cercano di fare Mimmo
e Giusy; e chi lo prende proprio a legnate, episodio che costringerà
il nostro Cap' 'e fierro a crescere, superando la paura e
scoprendo il valore dell'amicizia, soprattutto con lo strano
personaggio che dà nome al libro, Federico il pazzo, cioè il
ragazzino suo vicino di casa, nonché compagno di classe, anche lui
cresciuto in solitudine, anche lui considerato un diverso. Federico,
in realtà Francesco, si nasconde alla mischia di coetanei
immedesimandosi in Federico II, ne conosce la storia nei dettagli e
riesce a rendersi intangibile con un'aura di vaga follia.
Sullo
sfondo Napoli, i personaggi pieni di ironia e di colore, la fatica di
crescere dove sembra non ci sia spazio per la normalità.
Scritto
con brio, il romanzo della Rinaldi sorprende per la fluidità di
scrittura, l'ambientazione originale, l'ironia e la freschezza con
cui sono descritti personaggi e situazioni, il ritmo sostenuto che
non abbandona mai il lettore. Forse qui e lì un eccesso di
sottolineature morali, che difficilmente starebbero nella testa di un
ragazzino di terza media. Le illustrazioni, più che calzanti, sono
di Federico Appel, che asseconda e sottolinea l'ironia della
scrittura.
Lettura
consigliata a lettori e lettrici di ogni genere, a partire dagli
undici anni, potrebbero magari anche innamorarsi di quella
meravigliosa e disgraziata città che è Napoli.
Eleonora
“Federico
il pazzo”, P. Rinaldi, Sinnos 2014
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