MAI DIRE MAI
Gli invitati,
Bernard Friot, Magali Le Huche
Edizioni Clichy 2014
ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 5 anni)
"Elena ha una grande casa:
cucina, sala da pranzo, nove camere, una cantina, una soffitta. E un
galletto-banderuola sul tetto.
D'estate, Elena ha sempre molti
invitati. Prima che arrivino, lei ridipinge le camere, cambia la
tappezzeria, i mobili, l'arredamento."
Essere ospitali è
arte rara. Elena sa come si fa e quindi arreda ogni stanza secondo
gusti ed esigenze dei suoi ospiti. Ed è per questo che alla
ballerina dell'Opera fa trovare luci soffuse, cuscini di piuma e
lustrini. Al contrario, per Ettore, amante delle arti marziali,
allestisce un ambiente robusto, fatto di acciaio temperato, legno e
mattoni.
A Rosetta che è romantica riempie la camera di cuori che
tappezzano anche le pareti. Nella camera assegnata a Ludovica che
ama il verde mette piante in ogni angolo e a Oscar, amante della
Formula Uno, fa trovare un poster con il suo campione preferito.
Tanta delicatezza
di pensiero si infrange nel momento in cui arrivano gli ospiti.
Ognuno di loro
dovrà trovare la propria stanza e...detto fatto in due minuti tutto
arrivano alla camera dei loro sogni.
Ma, c'è un ma...
In un gran paginone
l'accogliente casa di Elena è vista nel suo insieme e dalle nove
finestre (tre finestre per ognuno dei tre piani) si affacciano i suoi
ospiti. Mi pare evidente che da un libro di Bernard Friot e di Magali
Le Huche non ci si possa aspettare che le cose vadano come previsto:
infatti nella camera dalle luci soffuse è andato Ettore il karateka,
nella camera tutta a cuori ci dormirà Oscar, l'amante della
velocità, e Rosetta, quella romanticona, ha scelto la stanza piena
di piante.
Insomma, nessuno
degli ospiti è andato a dormire nella stanza preparata ad hoc, ma
tutti hanno preferito qualcosa di diverso, di insolito. Elena stessa,
nel raggiungere a tavola i suoi amati ospiti, si presenta in modo del
tutto inatteso. Lei che fino ad adesso ci è apparsa vestita in modo
dimesso, con i capelli raccolti in una crocchia e occhialini sulla
punta del naso ora è quasi irriconoscibile nel suo look da...
A voi stupirvi per
l'ennesimo colpo di scena.
Potenza dell'albo
illustrato, laddove immagine e parola si compenetrano a tal punto da
creare un quid ulteriore. Bellissima l'idea di Bernard Friot e Magali
Le Huche in assoluta sintonia- che ci raccontano una grande verità
dell'animo umano con la loro consueta leggerezza e ironia: mai dire
mai, nella vita! Quanto sarebbe più saggio per ognuno di noi
lasciarsi aperta la possibilità del cambiamento, e non chiudersi in
una immagine convenzionale. Evviva se una romantica maialina decide
di indossare il kimono da karateka o un pilota decide di tenere in
testa un berretto con un cuore e una rosa tra le labbra.
Ecco il senso
ultimo che leggo tra le righe di questo bell'albo: ognuno cerchi di
essere sempre se stesso e trascuri le convenzioni che lo vorrebbero
legato a un qualsiasi cliché. Un inno alla libertà di scelta, in
barba a qualsiasi aspettativa da parte degli altri.
Inguaribile, mi
continuo a stupire nella constatazione di quanto l'albo illustrato
possa essere ideale terreno di incontro di più teste pensanti. Nel
caso de Gli invitati il gioco raffinatissimo e lieve tra parola e
immagine, costruito su continui rimandi, lascia basiti e cattura, a
sua volta, il lettore in un intelligente e stimolante ragionamento
fatto di 'incastri' perfetti quanto inattesi.
Provare per
credere!
Carla
Nessun commento:
Posta un commento