PERSI NEL GHIACCIO
Notevole
l'impresa di Shackleton con la sua Endurance, ma anche quella di
William Grill con il libro illustrato L'incredibile viaggio di
Shakleton, ora pubblicato in Italia da Isbn.
L'autore
inglese, il suo sito qui,
riesce a raccontare una storia vera, drammatica, illustrandola
dettagliatamente, con molta semplicità eppure con un intenso tono
epico.
Shackleton
era un esploratore esperto, desideroso di compiere un'impresa che
nessuno avesse mai compiuto prima: dopo che Amundsen raggiunge il
Polo Sud, il nostro eroe immagina di poter attraversare l'Antartide,
da una costa all'altra.
Organizza così una spedizione che prevede la
costruzione di una nave, l'Endurance, ovvero 'resistenza', pensata
per sopportare la pressione dei ghiacci polari e fabbricata con legni
pregiati; seleziona l'equipaggio umano e quello canino, che dovrà trascinare le slitte con il materiale della
spedizione.
Tra
mille difficoltà, comincia il viaggio e all'inizio l'Endurance
sembra in grado di procedere in mezzo alla banchisa, frantumandola.
Ben presto, però, la nave resta intrappolata nella morsa del
ghiaccio polare, fino ad esserne completamente distrutta. L'intero
equipaggio organizza prima un campo, poi un secondo, dove organizzare
la vita, cacciando, pescando, ma anche documentando quello che stava
avvenendo.
Non potendo attendere i soccorsi, Shackleton e alcuni
membri dell'equipaggio salpano su una scialuppa verso le isole
Elephant, dove si trova una base di baleniere. Per raggiungerla il
gruppetto deve anche attraversare a piedi un territorio
montuoso; nonostante le precarie condizioni fisiche riescono
a raggiungere la base e a portare soccorso al resto della spedizione.
Quasi
tutti gli uomini, ma non i cani, riescono a salvarsi e, nonostante
l'obbiettivo non sia stato raggiunto, l'impresa dell'Endurance è
entrata nella storia come una delle più difficili ed eroiche prove
dell'esplorazione. In occasione del centenario dell'inizio della
spedizione, avvenuta fra il 1914 e il 1916, sono usciti diversi libri
che raccontano l'impresa , a partire dal diario dello stesso
Shackleton.
Mancava
però un libro per ragazzi, mancava quel quid in più di magia data
dall'illustrazione di Grill, così meticolosa e ordinata, ma anche
evocativa, coinvolgente: seguiamo la vita di quegli uomini coraggiosi
persi sulla banchisa, seguiamo le slitte trainate dai cani, vediamo
le provviste ben allineate, ci perdiamo nel mare in tempesta.
Ancora
una volta un libro che esplora un confine: fra testo narrativo e albo
illustrato, un libro per ragazzi, ma apprezzabile anche da adulti. E'
una bella sperimentazione, costruttiva, che mette insieme l'attenta
ricerca storica e una narrazione agile, immagini coinvolgenti e
divulgazione.
Ancora
una volta posso dire, con soddisfazione, si può fare, si può
mettere insieme l'imparare e il divertirsi, l'accuratezza
dell'informazione e la bellezza.
L'impresa
di Shackleton ci rende, nonostante tutto, l'immagine di un eroe,
anche se era pieno di difetti e con una certa inclinazione
all'alcol; mi piacerebbe ascoltare il punto di vista dei nostri
lettori e delle lettrici, sempre in cerca di eroi e supereroi; mi
piacerebbe chiedergli se l'esplorazione, e di quali confini reali o
immaginari, possa ancora affascinarli e se questo genere di
conoscenza giustifica i sacrifici, personali e collettivi, che
comporta.
Come
si vede, questo è un libro che apre molti orizzonti.
Eleonora
“L'incredibile
viaggio di Shackleton”, W. Grill, Isbn 2014
Nessun commento:
Posta un commento