MEMENTO!
Stormo,
María Julia Díaz Garrido, David Daniel Álvarez Hernández
Kalandraka 2014
ILLUSTRATI PER MEDI
(dai 7 anni)
"Un giorno,
uccelli rivolsero lo sguardo oltre i rami e le foglie e immaginarono
una vita diversa.
E così ebbe inizio
una nuova era."
In questo tempo tutto
nuovo per i più piccoli trovarono spiegazioni da dare su ogni cosa,
costruirono nidi sempre più belli e nuovi modi di volare,
cominciarono a diventare tanti e ad eccedere in molte cose,
cominciarono ad esercitare il controllo su tutto e su tutti ma non
furono più in grado di controllare se stessi. Sparì dalle loro
espressioni il sorriso, ma per fortuna alcuni di loro avevano
conservato il senso ultimo della loro esistenza: il volo. A loro,
fortunatamente la gioia di vivere non sfuggì.
Uccelli nel capo,
uomini nel corpo, essi compongono lo stormo che dà l'avvio a questa
nuova era. Immediato il paragone, peraltro indotto dalle immagini,
con l'umanità. Un'umanità grassoccia e imbolsita, elegante e
borghese. Eccoci ritratti. In fondo siamo anche noi uno stormo che un
giorno ha deciso di impossessarsi del proprio destino. Lo abbiamo
fatto per quanto riguarda la scienza, lo abbiamo fatto con le nostre
abitudini: le nostre case che proteggiamo dagli intrusi spesso si
trasformano in gabbie le cui sbarre ci tolgono libertà. Ma anche,
proprio in nome di questa stessa libertà, abbiamo allontanato ogni
limite, sconfinando inevitabilmente nell'eccesso.
Abbiamo
privilegiato le comodità e allontanato la fatica e così siamo
diventati sedentari e svogliati. Siamo diventati troppi e troppo
esigenti a tal punto che siamo arrivati a controllare ogni luogo e
ogni altra creatura. Abbiamo esercitato un potere di vita o di morte
sugli altri e abbiamo cominciato a combattere tra noi e a dominare la
Natura che ci ospita.
Il risultato è sotto
gli occhi di tutti: uno scenario di desolazione e solitudine.
Ma saranno ancora una
volta i ragazzini a salvare il mondo. Sono loro gli unici che non
hanno rimosso il passato, non hanno riunuciato alla loro libertà,
non hanno dimenticato il piacere di imparare a volare.
Splendida, quanto amara
metafora della nostra condizione di umanità ricca e annoiata, questo
ultimo libro pubblicato da Kalandraka e premiato nel 2012 al
prestigioso concorso di Compostela dedicato agli albi illustrati, ce
lo meritiamo.
Andrebbe letto e
riletto ogni mattina nelle scuole come memento.
Oche, galli,
pappagalli, gufi, anatre, tucani, folaghe, e aquile si sostituiscono
temporaneamente a noi per aprirci gli occhi su dove stiamo andando.
E, nei panni di una famiglia di passeracei, generosamente ci indicano
anche un percorso di salvezza da tanto orrore.
Ho aspettato con ansia
il suo arrivo in Italia. I disegni di questo giovane messicano, li
avevo messi in memoria in occasione del premio di Compostela del 2012
e mi avevano colpito per essere allo stesso tempo così potenti e
così magici. Massimamente evocativi.Così autentici negli sguardi e negli atteggiamenti e
nello stesso tempo così sognanti nel loro valore mataforico. Il
tutto in un calibrato equilibrio dato dal bianco e nero. Raffinatezza
e meticolosità si intrecciano con un immaginario vivo e toccante e
la storia universale che racconta María Julia Díaz Garrido come per
incanto, appunto, spicca il volo e fa molto pensare.
Carla
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