Poesie di luce, Sabrina Giarratana, Sonia Maria Luce Possentini
Motta Junior 2014
POESIA
"Le domande dei bambini
Le domande dei bambini sono fiamme
Per accendere le menti dei più
grandiSono fuoco sempre ardente per le mamme
Se non hai una risposta ti domandi
Le domande dei bambini fanno luce
Mentre rendono la mente più tenace
Le domande dei bambini fanno chiaro
Perché vogliono sapere sempre il vero
Le domande dei bambini fanno grandi
Se non hai una risposta ti domandi."
Se mi sento
fisicamente come se mi scoperchiassero la testa, so che quella è
poesia. È l'unico modo che ho di conoscerla. Ce ne sono altri?
(Emily Dickinson)Ed eccomi qui con la testa scoperchiata a farmi prendere dall'emozione che mi assale nel leggere Poesie di luce.
Goethe dice che durante il giorno le cose che vanno fatte sono quattro: guardare un bel quadro, ascoltare una bella canzone, dire -possibilmente- qualcosa di ragionevole e leggere una poesia. Due di queste cose le ho già all'attivo: ho letto le poesie di Sabrina Giarratana e ho visto le tavole di Sonia Maria Luce Possentini. Mi manca di dire qualcosa di sensato e poi dovrò cercare qualche canzone che mi accompagni verso la fine della giornata.
Trentaquattro luci
diverse: declinate per intensità, per rifrazione, per fonte, per
assenza, per modi di dire. La luce che si accende nella mente per la
domanda di un bambino o per un'idea luminosa, la luce caliginosa
della nebbia, quella piena di pulviscolo che si vede in controluce,
quella dei posti dove la luce non c'è più -in un cimitero- la luce
di chi viene alla luce e la luce che filtra da un uscio, la luce
sull'acqua e la luce in cielo.
La luce che non c'è in due occhi chiusi, coperti, in due occhi 'ciechi'.
La luce che vai
cercando tra le parole da scrivere, o tra le parole da leggere: è la
luce che si mette tra le righe, che illumina e dà senso. La luce che non c'è in due occhi chiusi, coperti, in due occhi 'ciechi'.
E prima che cali il silenzio e si spenga la luce, lasciatemi dire le mie predilette, I sogni negli occhi, che auguro a tutti, Una luce bambina che aspiro ad avere e Da un cono di luce e spero vi sia arrivata la voce...
Clic.
Noterella al margine. Un errore che faccio spesso e che forse dipende dall'età che avanza e con essa da una presunta 'saggezza' raggiunta: troppo spesso do per scontato passaggi che per altri scontati non sono. Forse non ho sottolineato abbastanza il fatto che il libro sia pubblicato in una delle poche collane per ragazzi, dedicate in esclusiva alla poesia, Il suono della conchiglia. Collana che è bella e preziosa, strenuamente voluta, curata e difesa da Teresa Porcella.
Gli editori che accettano la scommessa di pubblicare poesia sono pochi perché, si sa, la poesia non si vende!
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