PRINCIPESSA IN FUGA
Offresi
principessa, Lois Lowry, Jules Feiffer (trad. Sara Congregati)
Giunti 2015
NARRATIVA PER MEDI
(dagli 8 anni)
"Ecco qua!
Adesso dimmi cosa ne pensi. Assomiglio a una semplice ragazza di
campagna?
La principessa
Patricia Priscilla indietreggiò mettendosi in posa davanti ai
drappeggi ricamati che incorniciavano l'ampia finestra a doppi vetri.
Indossava quel vestito modesto ed era scalza."
Che
cosa ci fa una principessa dentro un abito modesto, scalza e con
capelli annodati in due trecce di diversa lunghezza fermate con un
gambo di fiore?
Si
sta travestendo per prendere il largo indisturbata.
La
sua vita di giovane principessa sulla soglia dei sedici anni, ad un
passo dal gran ballo dei Corteggiatori, è piuttosto monotona e
scandita dall'assoluta inerzia: sono gli altri, i suoi innumerevoli
servitori, che fanno le cose per lei.
In
una sequenza complessa di procedure, la principessa viene nutrita,
lavata e vestita, da una squadra di aiutanti che funziona con estrema
precisione, come un meccanismo di orologio. Fino al giorno in cui,
stanca di tutto questo, mette in atto una fuga temporanea. Ogni
mattina si reca -sotto mentite spoglie- alla scuola del villaggio,
dove brulica la vita, quella vera. Seguita dalla sua gattona,
Patricia Priscilla diventa semplicemente Pat e nei suoi panni fa
belle conoscenze e finalmente trova anche l'amore.
Ma che ne sarà di
lei e dei suoi Corteggiatori ufficiali che la chiederanno in moglie
durante il gran ballo del Compleanno che a corte stanno già
organizzando? Il suo destino è segnato e dovrà scegliere tra il
Duca trasandato, il Principe vanitoso o i Conti Congiunti, volgari
gemelli siamesi?
Se
uno riesce a superare la repulsione per la sovracoperta con quella
pezza rosa sul fondo celeste e con il titolo in giallo, e si
concentra sul nome dell'autrice e dell'illustratore, che sono
garanzia di per sé, prende il libro dallo scaffale e capisce
subito che ha tra le mani qualcosa di buono. Una Newbery Medal e
un Pulitzer, Lois Lowry e Jules Feiffer, non possono essersi messi
gomito a gomito e aver prodotto un libro insignicante.
Il
suo merito principale sta nell'offrire una visione capovolta, quanto
meno diversa e insolita, di come di solito ci si aspetta che vada la
vita. La seconda qualità sta proprio nell'aver pensato ai lettori
che frequentano gli ultimi anni delle elementari e averlo fatto con
una scrittura e un'illustrazione di grande valore.
A
partire dagli anni di Linus che ha il merito di aver sdoganato in
Italia le sue strisce con la ballerina e il ragazzino Munro arruolato
per errore, tutto ciò che porta la firma di Feiffer è degno di
nota; ma purtroppo i suoi titoli tradotti si contano su una mano. In
qualche modo elettivamente prescelto per disegnare gente in
calzamaglia, dalle ballerine di contempranea ai principi di Un
sacco di risate, una valle di lacrime (Fabbri 1997),
Feiffer è un genio con la matita in mano. Qui ancora più
riassuntivo e dal segno più ingarbugliato del solito, crea i tre
ritratti dei corteggiatori con un'ironia fulminante di chi si deve
giocare il tutto per tutto in un'unica illustrazione.
Lois
Lowry che ci ha abituato a narrativa per ragazzi più grandi, dal
bellissimo Conta le stelle
(Giunti 2012) alla quadrilogia di The giver (Giunti, 2010-2013),
qui è altrettanto grandiosa nel costruire un feuilleton
dal tema fiabesco, dove i ruoli
convenzionali si invertono: una Principessa aspira ad essere una
Cenerentola, con tanto di ballo finale a palazzo. Esilarante nel
ritmo, nella costruzione dell'intreccio, nella caretterizzazione dei
personaggi, taluni davvero adorabili, ma anche profondo in alcune
soluzioni narrative, Offresi principessa è
una buonissima lettura per chi voglia, la sera, addormentarsi con il
sorriso sulle labbra.
Carla
Noterella al margine. Qui Feiffer racconta un po' di sé e questi sono copertina e titolo originali. Pare che per noi non fossero sufficientemente kitsch: bocciati entrambi!
Nessun commento:
Posta un commento