CAROTE, FRUTTA SECCA E BIRRA
Mia
figlia, ormai undicenne, non arriva più in là del mettere sul
fuoco
il pentolino per fare bollire l'acqua per il tè, ma è appassionata
di programmi di cucina, riguardo a cui c'è ormai solo
l'imbarazzo della scelta. Non saprei dire se da sola li guarderei,
ma farlo con lei, commentandoli, è divertente. E chissà, magari una
mattina mi alzerò e la troverò in cucina a preparare prelibati
manicaretti.
In una di queste trasmissioni, una di quelle tenute da cuochi famosi,
viene data la ricetta di una torta fatta con la birra. Il tempo di
capire che mi poteva interessare e la ricetta era già andata, ma siamo
riuscite a trovarla sul sito.
Quindi mi procuro gli ingredienti e la provo così come il sito
indicava. Il risultato è stato di primo acchito piuttosto deludente
perché l'impatto era decisamente troppo liquido e la torta non
cuoceva. Per cercare di renderla almeno commestibile ho prolungato a
lungo la cottura con il risultato di trovarmi delle parti bruciate.
Però la parte mangiabile aveva un gusto interessante.
Riflettendo su come migliorarla, mi sono resa conto che in fondo era
una variante sul tema della torta alle carote e quindi ho
fondamentalmente aumentato la farina e prolungato la riduzione della
birra.
Così funziona piuttosto bene.
Una cosa da dire sulla birra. La ricetta diceva di usare una birra a
doppio malto, definizione che ho scoperto poi non essere esattamente
scientifica. Mi sembra di capire che è una denominazione solo
italiana che si riferisce alla sua gradazione alcolica per ragioni di
tassazioni. Per la mia esperienza vi consiglio di usare una birra
corposa e dal sapore intenso.
Ingredienti
150 gr farina
150 gr di zucchero di canna tipo mascobado
1 cucchiaio di zucchero raffinato e 1 di zucchero a velo
150 gr frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pistacchi, semi, uva
passa o quello che più vi ispira)
300 gr di carote pelate
3 uova intere
200 cl di birra
1 arancia non trattata
8 gr di lievito per dolci
sale
La prima cosa da fare è mettere in un pentolino la birra e farla
ridurre a fuoco bassissimo. Quando avrà raggiunto i 50 gr circa,
spegnete e lasciate raffreddare. Il modo più semplice è pesare il
pentolino vuoto e verificarne man mano il peso.
Tagliate le carote a dischi di un centimetro circa e tritatele nel
mixer fino a che i pezzettini sono diventati di pochi millimetri.
Trasferitele in una zuppiera e tritate la frutta secca con lo zucchero
lasciando una grana finale abbastanza grossa.
Se nel vostro composto di frutta secca ci sono uvetta o altra frutta
essiccata non trituratela, ma aggiungetela dopo.
A parte mescolate la farina con il lievito, se li setacciate è meglio,
io però devo ammettere che non lo faccio quasi mai. Aggiungete la
buccia grattugiata dell'arancia, il mix di zucchero e frutta
secca, le carote e le uova e per ultimo la birra (sulle pareti del
pentolino sarà rimasto un velo denso, fate scendere anche quello)
continuando a mescolare fino ad ottenere un composto che sarà
piuttosto bagnato.
il pentolino per fare bollire l'acqua per il tè, ma è appassionata
di programmi di cucina, riguardo a cui c'è ormai solo
l'imbarazzo della scelta. Non saprei dire se da sola li guarderei,
ma farlo con lei, commentandoli, è divertente. E chissà, magari una
mattina mi alzerò e la troverò in cucina a preparare prelibati
manicaretti.
In una di queste trasmissioni, una di quelle tenute da cuochi famosi,
viene data la ricetta di una torta fatta con la birra. Il tempo di
capire che mi poteva interessare e la ricetta era già andata, ma siamo
riuscite a trovarla sul sito.
Quindi mi procuro gli ingredienti e la provo così come il sito
indicava. Il risultato è stato di primo acchito piuttosto deludente
perché l'impatto era decisamente troppo liquido e la torta non
cuoceva. Per cercare di renderla almeno commestibile ho prolungato a
lungo la cottura con il risultato di trovarmi delle parti bruciate.
Però la parte mangiabile aveva un gusto interessante.
Riflettendo su come migliorarla, mi sono resa conto che in fondo era
una variante sul tema della torta alle carote e quindi ho
fondamentalmente aumentato la farina e prolungato la riduzione della
birra.
Così funziona piuttosto bene.
Una cosa da dire sulla birra. La ricetta diceva di usare una birra a
doppio malto, definizione che ho scoperto poi non essere esattamente
scientifica. Mi sembra di capire che è una denominazione solo
italiana che si riferisce alla sua gradazione alcolica per ragioni di
tassazioni. Per la mia esperienza vi consiglio di usare una birra
corposa e dal sapore intenso.
Ingredienti
150 gr farina
150 gr di zucchero di canna tipo mascobado
1 cucchiaio di zucchero raffinato e 1 di zucchero a velo
150 gr frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pistacchi, semi, uva
passa o quello che più vi ispira)
300 gr di carote pelate
3 uova intere
200 cl di birra
1 arancia non trattata
8 gr di lievito per dolci
sale
La prima cosa da fare è mettere in un pentolino la birra e farla
ridurre a fuoco bassissimo. Quando avrà raggiunto i 50 gr circa,
spegnete e lasciate raffreddare. Il modo più semplice è pesare il
pentolino vuoto e verificarne man mano il peso.
Tagliate le carote a dischi di un centimetro circa e tritatele nel
mixer fino a che i pezzettini sono diventati di pochi millimetri.
Trasferitele in una zuppiera e tritate la frutta secca con lo zucchero
lasciando una grana finale abbastanza grossa.
Se nel vostro composto di frutta secca ci sono uvetta o altra frutta
essiccata non trituratela, ma aggiungetela dopo.
A parte mescolate la farina con il lievito, se li setacciate è meglio,
io però devo ammettere che non lo faccio quasi mai. Aggiungete la
buccia grattugiata dell'arancia, il mix di zucchero e frutta
secca, le carote e le uova e per ultimo la birra (sulle pareti del
pentolino sarà rimasto un velo denso, fate scendere anche quello)
continuando a mescolare fino ad ottenere un composto che sarà
piuttosto bagnato.
Trasferite
il tutto in una teglia da 24 cm di diametro rivestita di
carta da forno e spolverate la superficie con lo zucchero raffinato.
Cuocere a 180 gradi per circa 30 minuti. Bisogna che lo stecchino esca
pulito, ma che il tutto rimanga abbastanza umido.
Lasciare raffreddare e spolverare con lo zucchero a velo.
Gabriella
carta da forno e spolverate la superficie con lo zucchero raffinato.
Cuocere a 180 gradi per circa 30 minuti. Bisogna che lo stecchino esca
pulito, ma che il tutto rimanga abbastanza umido.
Lasciare raffreddare e spolverare con lo zucchero a velo.
Gabriella
Nessun commento:
Posta un commento