DI BECCHI E DI PIUME
E'
interessante constatare come si possa parlare dello stesso oggetto, a
volerlo chiamare così, in modi talmente differenti. Si tratta pur
sempre di pennuti, di becchi, zampe, ali poderose o piumaggi
spettacolari.
Eppure
le scelte stilistiche e descrittive sono diversissime.
La
facilità di identificare l'oggetto non deve trarre in inganno,
perché si allude anche a temi complessi, come il rapporto con la
natura, la difficoltà che abbiamo nel vedere quello ciò che ci vive
accanto, o la percezione dei ritmi naturali.
Il
primo esempio, e il più complesso, dei testi che vi propongo è
rappresentato da Le quattro stagioni di un ramo di melo, di
Anne Crausaz, pubblicato in questi giorni da L'Ippocampo junior,
proprio perché il suo messaggio riguarda in modo più approfondito
il passare del tempo.
Non solo un prima e un dopo, ma la ciclicità
dei passaggi stagionali, così come li si possono vedere anche solo
guardando fuori dalla finestra, fissando in un singolo ramo d'albero
il simbolo della permanenza nel continuo mutare. Cinquantadue tavole
raccontano lo scorrere delle settimane in un anno, descrivono il
tempo, quello delle stagioni e dei giorni che si susseguono.
In ogni
tavola un uccello diverso, degli abitatori stanziali o stagionali,
dei volatili diurni o notturni. Solo una tavola non presenta
l'abitatore pennuto del nostro melo, quando si parla delle rondini,
che non frequentano certo i rami degli alberi.
(Per sfogliare qualche
pagina vedi qui).
Questo
paziente catalogo non fa che descrivere quello che ciascuno di noi
potrebbe vedere, se ne avesse il desiderio e la costanza, se avesse
amore per il mondo vivente che, nonostante tutto, ci attornia.
Questo,
dunque, è un approccio quasi filosofico, sicuramente estetico al
tema del tempo e della natura. Di volatili parla anche l'Inventario
illustrato degli uccelli, di Virginie Aladjidi e Emannuelle
Tchoukriel, per lo stesso editore. La nuova uscita della collana
degli Inventari illustrati si combina perfettamente con il
testo proposto prima, ma il suo approccio rispecchia a pieno
un'impronta naturalistica, settecentesca, quella del catalogo
sistematico in cui l'immagine 'fotografa' con precisione l'oggetto di
studio, classificato con rigore tassonomico.
Passeriformi,
psittaciformi, rapaci, ciconiformi e molti altri ancora, alcuni rari
e anomali, altri talmente comuni da renderci indifferenti alla loro
presenza, mentre questa in realtà è la testimonianza del mutare
dell'ambiente, dell'arricchirsi o impoverirsi del medesimo. Uno
sguardo meno distratto e più informato ci potrebbe raccontare molte
cose, magari anche nel giardino sotto casa.
Con una
scelta stilistica opposta, di estrema sintesi, si propone Isabelle
Simler con Amici di piuma, pubblicato da Terre di
mezzo.
Qui il filo conduttore è rappresentato da un gatto nero che
colleziona piume e penne, speriamo senza essersi mangiato prima il
legittimo proprietario; per ogni piuma, grande o piccola, dai colori
sgargianti o tenui, l'immagine molto stilizzata di alcuni uccelli,
più o meno noti. Nessun testo, se non il nome di ciascun animale,
riassunto nelle due controcopertine con una divertente rassegna di
penne di tutte le fogge. Sicuramente questo è un libro pensato per
bambini, anche dai cinque anni, semplice e raffinato nello stesso
tempo.
Due
considerazioni: la bellezza che permea la natura e che possiamo
ritrovare nelle sue rappresentazioni e che quindi può essere un
tratto qualificante anche di un testo divulgativo, e l'ignoranza, la
superficialità con cui guardiamo all'ambiente naturale: insegniamo a
distinguere un leone da una tigre, ma non sappiamo riconoscere uno
scricciolo, o una tortora dal collare, o un airone, se abbiamo la
fortunata occasione d'incontrarlo.
Questi
libri sono ottimi stimoli a cercare la bellezza e a scacciare
l'ignoranza, camuffata dall'overdose di informazioni massmediali.
Eleonora
“Le
quattro stagioni di un ramo di melo”, A. Crausaz, L'Ippocampo
junior 2015
“Inventario
Illustrato degli Uccelli”, V. Aladjidi e E. Tchoukriel, L'ippocampo
junior 2015”
“Amici
di piuma”, I. Simler, Terre di mezzo 2015
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