DEL SIGNOR VOLPE E DELLA SIGNORA GALLINA
Fa un
certo effetto ritrovare Philippe Lechermeier, autore di testi
importanti e di progetti editoriali impegnativi, da Le
Principesse. Dimenticate o sconosciute a Una Bibbia,
entrambe in collaborazione con Rebecca Dautremer, in un testo molto
diverso, intriso di una sana e liberatoria ironia.
Lettere
con pelo e piume, illustrato dalla brava Delphine Perret, anche
lei maestra d'ironia, è una raccolta di storie in forma epistolare:
in ciascuna di esse leggiamo le missive del protagonista, indovinando
le risposte dell'altro personaggio, il destinatario. E sono tutte
esilaranti.
Abbiamo
un porcellino d'india che ricatta, senza alcuno scrupolo, il
direttore accademico dell'Accademia delle lettere perché gli tolga
il ridicolo nome che lo affligge; un signor chiocciola che corteggia
invano la signora lumaca, impiegando anni nel tentativo di
raggiungerla. Una formica ribelle, la formica 2.525, che scopre che
l'unico modo per combattere un sistema schiavistico è darsela a
gambe.
Un corvo spione, che viene giustamente punito dai suoi vicini.
Ma la storia in assoluto più divertente è la prima: il simpatico,
crudele signor volpe che cerca di convincere la signora gallina,
contro tutte le voci che circolano sul suo conto, a concedergli in
moglie la figlia, una meravigliosa pollastrella; facile capire come
possa andare a finire, ma tutto sta nella finezza dei doppi sensi con
cui il testo mette sull'avviso il lettore, che non sa se indignarsi
per la perfidia dell'uno o per l'infinita stupidità dell'altra.
Il
testo è uscito in Francia nel 2011 e ne è già uscito un seguito,
che ci auguriamo di vedere presto anche qui; è raro trovare testi
per questa fascia d'età che sappiano coniugare intelligenza e
leggerezza, stuzzicando e non addormentando i tanti neuroni che
scorrazzano nelle teste dei bambini e delle bambine; se pensiamo a
quanta parte degli scaffali delle librerie italiane, con le dovute e
nobili eccezioni, siano dedicate a tristi produzioni seriali, non
possiamo che rallegrarci per questa nuova proposta de Il Castoro.
Se al
lettore già un po' esperto, diciamo intorno agli otto anni, dove
vanno a parare le storie può sembrare subito chiaro, anche se
qualche sorpresa c'è, per uno alle prime armi, dai sei anni, le
pagine saranno piene di sorprese e colpi di scena. L'ho testato in
libreria con una bambina, già attenta lettrice, leggendo la prima
storia e ci siamo piegate in due dalle risate. Provare per credere.
Eleonora
“Lettere
con pelo e piume”, P. Lechermeier e D. Perret, Il Castoro 2015
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