mercoledì 1 luglio 2015

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


LA CHIMICA DELLE RELAZIONI


Siamo tutti fatti di molecole, Susin Nielsen (trad. Claudia Valentini)
Il Castoro 2015

NARRATIVA PER GRANDI (dai 12 anni)

"'Adesso, per esempio, che sto parlando con te, tu starai probabilmente assimilando delle molecole di Stewart, e io delle molecole tue.'
Lei si è coperta la bocca con una mano. 'Ma che schifo!'
'Io non penso che faccia schifo. Penso che sia una bella cosa. Tutto e tutti sono interconnessi.'"

Le molecole sono fatte di atomi, spiega Stewart, e quando una persona muore le sue molecole si scompongono in molecole più piccole, come atomi. Questi atomi possono diventare parte di altre molecole di altre cose, come un fiore o una persona. Poi prosegue nella sua spiegazione ad Ashley: un atomo di un panino può diventare una parte di una molecola di un cervello...
Questo è il sistema che usa Stewart per curare le sue recenti ferite...
Se tutto questo è elementare ed evidente per lui, lo è molto meno per Ashley. Tecnicamente loro non sono consanguinei, ma attualmente sono fratelli. Rispettivamente sono i figli di Leonard e di Caroline, che da qualche tempo formano coppia. Le loro due piccole famiglie si sono da poco unite per formarne - a fatica - una terza.
Il nucleo originario di Stewart, ragazzino di 12 anni, si componeva di un padre, Leonard e di una madre, che un cancro si è portata via un anno fa. Il nucleo originario di Ashley, una ragazzina di 13 anni, si componeva di una madre, Caroline e di un padre, Phil, che ha finalmente accettato la propria omosessualità e quindi vive con il suo nuovo compagno nella dependance della casa di Caroline e Ashley.
Ora quel che resta dei due nuclei originari si è fuso perché Leonard e Stewart, con il loro gatto Schrödiger, stanno andando a vivere da Caroline e Ashley. Se i grandi, a parte piccole incomprensioni, vivono in un certa armonia, lo stesso non si può dire per i ragazzi. Stewart in tutti i modi cerca un contatto con la sua nuova sorella, ma lei non gli lascia nessuna possibilità: lo detesta e detesta ogni cosa che lui fa o dice. I due sono molto diversi, va detto: Stewart è un ragazzino di grande intelligenza, un talento nelle scienze, Ashley, invece, il suo talento lo concentra sulla moda e sui suoi derivati e a scuola non brilla. Eppure una cosa li accomuna: la solitudine. Per Stewart dipende dalla sua timidezza e da certa goffaggine diffusa, per Ashley, dalle rivalità che ci sono tra coetanee in fatto di primi amori.
Ashley è sempre in battaglia: combatte contro il nuovo fratello che le è capitato in sorte, contro il padre gay, contro la ritrovata serenità di sua madre, contro le sua false amiche. Stewart, invece, che dalla vita ha già imparato fin troppo e sa bene quali siano le cose che contano veramente, le armi le h deposte. Tuttavia con metodo, sensibilità e intelligenza sia applica molto a smontare lentamente l'arrocco di Ashley.
Il suo obiettivo è quello di creare davvero una famiglia. E la chiave che lui adotta perché tutti riescano a stare bene insieme e ritrovino la meritata serenità risiede proprio lì, in quella storia delle molecole, secondo cui tutto e tutti sono interconnessi.

Raccontato per capitoli, con un'alternanza delle prospettive di Stewart e di Ashley, il nuovo romanzo della Nielsen è costituito da elementi che potrebbero dar vita a uno scenario stereotipato di una America già vista mille volte in cui agiscono due adolescenti tipici: il nerd, un po' sfigato che commuove il lettore e la bellona un po' vuota, antipatica a tutti. Eppure non è affatto così. Il romanzo cresce e, cammin leggendo, si irrobustisce e si articola in molti diversi intrecci che alla fine, letta l'ultima pagina, ne attestano la complessità, la profondità di analisi e la bellezza.
Insomma una storia piena di spunti interessanti in cui le mani del lettore affondano in temi tra loro molto diversi, ma sempre importanti: la morte, l'omosessualità, la violenza, l'affettività, l'accettazione di sé, l'amicizia, la lealtà, la diversità.
Poco più di 250 pagine che corrono veloci, che fanno sorridere, che commuovono e, soprattutto, che accendono la mente, perché "il mondo è un posto pericoloso, non per via di quelli che compiono azioni malvagie, ma per via di quelli che stanno a guardare senza fare niente”. (A. Einstein)

Carla

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