lunedì 28 settembre 2015

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


NEL REGNO DELLE FATE


Il favoloso libro di Perle, pubblicato da Mondadori, segna il ritorno di Timothée de Fombelle, autore dei romanzi dedicati a Tobia e a Vango. Cambia l'editore, la San Paolo perde una delle sue acquisizioni più importanti, non cambia lo stile inconfondibile dell'autore francese, che affianca il realismo della ricostruzione storica all'impalpabile dimensione di mondi fantastici.
Questa è una storia d'amore, bella e intensamente poetica come quella raccontata da François Place in Il segreto di Orbae. Dunque non una storia zuccherosa e consolatoria, ma la descrizione di quel sentimento per il quale il prima e il dopo sono incommensurabili.
Siamo nel mondo in cui vivono fate e maghi, reami fantastici, re viaggiatori e regine fedeli. In uno di questi regni nasce, figlio di re, Ilian, odiato dal fratello che lo crede responsabile della morte della madre. Ilian vive in un mondo isolato, protetto da un vecchio servitore e dalla magia di una fata, Olia; un giorno, durante le sue peregrinazioni, la incontra e da quel momento i due sono legati da un sentimento insopprimibile e da un destino comune: la fuga.
Entrambi catturati, trovano una piccolissima possibilità di salvezza nel tuffo nel mondo reale, nel nostro mondo, in cui entrambi si incarnano in due giovani francesi. Ilian diviene il figlio 'adottivo' dei signori Perle, proprietari di una rinomata pasticceria; Olia ne segue le tracce e si trasforma, lei eternamente giovane, in ballerina, aiutante di una anziana signora e ancora mille volte, seguendo sempre le tracce del suo amato, che nel frattempo è andato in guerra, la seconda guerra mondiale. Qui Ilian ritrova i segni della presenza di lei e comincia la sua caccia disperata alla ricerca di qualcosa di indefinibile e sfuggente. Accumula prove e le raccoglie dentro scatole, valigie, bauli. Passa il tempo e incontra un ragazzino, l'io narrante della storia, che si è perso in un bosco, lo accoglie, ma non gli racconta la propria storia.
Proprio quel ragazzo, divenuto grande, sarà il testimone di questa vicenda strana e meravigliosa, ricostruendone i frammenti, raccogliendo brandelli di testimonianze, guardando vecchie foto. La sua ricerca, conclusa in un giorno assolato d'estate, e il libro che ne scriverà, sarà il mezzo che consente ai due, che si sono realmente incontrati solo una volta, di tornare nel loro mondo ridando corpo e realtà ad un amore fatato.
E' il fatto che qualcuno ci creda a rendere possibile la vita dell'altro mondo, il mondo fantastico, il mondo dell'infanzia denso di grandi passioni, di grandi avventure e di quella magia che nel mondo reale non ha spazio, ma che possiamo immaginare esprimersi con tutta la sua potenza nel mondo di maghi e fate.
De Fombelle termina il libro con una citazione di Barrie:
Ogni volta che qualcuno dice' Io non credo alle fiabe',
da qualche parte una fata muore
ed è un omaggio al mondo dell'infanzia e alla sua espressione letteraria, un caldo invito a non relegarlo nei confini angusti di una breve stagione della vita. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una riflessione su questo tema, una forte sottolineatura sul potere immenso dell'immaginazione.
E poi, una storia d'amore, che, come dicevo, ha il respiro profondo del romanzo di Place e descrive un sentimento non riducibile al batticuore adolescenziale. Parla a tutte e tutti quelli che almeno una volta nella vita sono stati capaci di uscire da se stessi per amore di qualcuno, cui poter dedicare la vita. Nel romanzo di Place la protagonista è capace di modificare il mondo per salvare l'amato, in quello di de Fombelle i due giovani impiegano una vita intera, attraversando i mondi del possibile e dell'impossibile, per ritrovarsi.
Che dire, un grande romanzo, una storia impegnativa che metterà alla prova le giovani lettrici e i giovani lettori, li costringerà a molti passi indietro, a riletture, a domande che solo alla fine trovano un senso; una struttura complessa, con innumerevoli passaggi di tempo e di luogo, che richiede un lettore e una lettrice attenti e pazienti; una lettura impegnativa, dunque, ma che merita in pieno lo sforzo di affrontarla.

Eleonora

“Il favoloso libro di Perle”, T. de Fombelle, traduzione di M. Bastanzetti, copertina di M. Di Giorgio, Mondadori 2015



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