IL PENSIERO MAGICO
Flora e Ulisse. Le avventure illustrate, Kate Di
Camillo, K.G. Campbell
(trad. Laura Bortoluzzi)
Il Castoro 2015
NARRATIVA PER MEDI
(dagli 8 anni)
"'Non sperare.
Osserva, piuttosto' erano le parole che Flora, da brava cinica,
trovava estremamente utili. Se le ripeteva spesso. 'Ok' disse Flora.
Aprì gli occhi. Guardò lo scoiattolo. 'Quello che è successo è
che sei stato risucchiato da un aspirapolvere. E per questo potresti,
ehm, avere dei poteri.
Ulisse le lanciò
uno sguardo interrogativo."
Flora
ha poco meno di undici anni, è cinica per necessità, ma se ne
intende di cose del genere.
Non
è un caso che sua lettura preferita siano i fumetti di Incandesto,
un mansueto inserviente che, per un banale accidente, si ritrova a
indossare i panni del supereroe.
Nonostante
Flora abbia una vita piena di ostacoli che cerca di superare
ricorrendo ai consigli scritti in COSE TERRIBILI POSSONO CAPITARTI,
un utilissimo manuale di sopravvivenza che ogni bambino dovrebbe
avere sotto il cuscino, le piacerebbe molto avere un supereroe tutto
per sé. In carne e ossa.
E
lo scoiattolo Ulisse sembra essere arrivato al momento giusto.
Allo
stato attuale, gli ostacoli di Flora sono nell'ordine: due genitori
separati; una madre che la considera 'strana', che è troppo occupata
a scrivere scialbi romanzetti rosa, che è innamorata di una
lampada a forma di pastorella; un padre che le manca tanto, che viene
tenuto a debita distanza, che si rivela troppo mansueto; un ragazzino
saputello temporaneamente vicino di casa e temporaneamente cieco,
decisamente petulante.
Direi
che può bastare.
Flora
ora si trova per le mani questo scoiattolo, probabile super dotato
perché sopravvissuto a un aspirapolvere troppo potente, e non se lo
lascia scappare.
A
ben vedere, il piccolo e spelacchiato roditore ha davvero dei grandi
poteri: vola, scrive poesie (a macchina), capisce perfettamente la
lingua degli umani e sconfigge i gatti. Ma soprattutto, il suo più grande potere è
quello di riempire un bel po' la vita solitaria di questa
ragazzina.
Peccato,
però, che qualcuno di quello scoiattolo voglia a tutti i costi
liberarsi...
Flora
che, tutta da sola, si è costruita una filosofia, piuttosto cinica,
sulla massima non sperare, osserva!,
sa un mucchio di cose sulla vita.
Questa
è la sua meravigliosa e assurda storia.
Una
catena di inattesi eventi che si susseguono a rotta di collo e non
lasciano libero neanche un momento per fare pausa.
Tra
divani di crini di cavallo, cameriere con troppi capelli in testa,
arcinemiche e arciamiche il lettore segue, con gli occhi sempre più
spalancati, le avventure di questo manipolo di bizzarri personaggi. E
si diverte. E molto. E si commuove. E molto. Letteralmente rapito
dentro gli intrecci fitti di tutta la vicenda, al lettore non importa
di discostarsi sempre di più da ogni verosimiglianza. Tutto,
magicamente, appare come se fosse normale.
Questa
è la forza della narrazione: non avere limiti. E Kate di Camillo ne
ha fatto un suo principio irrinunciabile nello scrivere questa
storia.
"Avrebbe scritto ancora e ancora. Avrebbe fatto accadere cose meravigliose. Alcune sarebbero state vere.
Tutte sarebbero state vere.
Quasi tutte sarebbero state vere."
A
briglia sciolta, la sua immaginazione va di qua e di là, vola sopra
grandi verità, sopra significati profondi con la leggerezza
dell'invenzione pura.
Che
bello, poter mettere nelle mani di un bambino una storia tanto
visionaria e nello stesso istante tanto autentica.
Fatelo,
e ve ne saranno grati.
Carla
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