LIBRI PER CONOSCERE IL MONDO
Nel
corso della Fiera della Piccola e Media editoria, Più Libri Più
Liberi, si sono svolti degli incontri con alcuni dei membri del
comitato scientifico del Premio Biblioteche di Roma. All'interno di
questa serie, mi è stata data l'opportunità di parlare di quella
parte dei libri 'non fiction' concernenti la divulgazione.
Tralasciando
dunque i libri gioco, i libri fatti ad arte, o i libri da fare,
vediamo come la produzione editoriale in materia di divulgazione sia
percepita come una sorta di cenerentola, un ramo minore su cui non è
necessario soffermarsi più di tanto.
Ma. C'è
un'obiezione gigantesca: i bambini e le bambine sono portatori
primari di domande di grandissimo impatto, della meraviglia che
consente di interrogarsi su cose grandi e piccole, in un susseguirsi
inesauribile di perché. Saper tenere vivo in loro e in noi il senso
dello stupore, ci rende individui aperti al cambiamento di
prospettiva, alla visione nuova e rivoluzionaria, approccio
necessario alla crescita del sapere.
Fornire
ai bambini e alle bambine strumenti idonei, stimolanti, aggiornati,
creativi è quindi indispensabile, non un orpello o un di più
inessenziale rispetto al contenuto nudo e crudo delle nozioni. Va
detto anche che, nonostante tutto ciò che teoricamente si afferma,
sul terreno dei libri di divulgazione si operano spesso, da parte dei
fruitori adulti, delle inutili discriminazioni nei confronti delle
bambine, considerate poco interessate agli argomenti che non
coincidano con il senso estetico o l'insorgente maternage.
Sono
spesso le mamme, le amiche delle mamme, le nonne che ci oppongono
rifiuti perplessi di fronte al suggerimento dell'acquisto di un libro
di scienza o di storia. Quanto poco questo corrisponda al mondo
infantile è facile dimostrarlo, parlando con le dirette interessate,
le bambine e le ragazzine che, come i coetanei maschi, hanno la testa
piena di curiosità.
Fino a
pochi anni fa, quando si parlava di divulgazione venivano in mente
soprattutto i grandi editori di lingua inglese, come la Dorling &
Kindersley o la Quarto Publishing, che tuttora producono testi
divulgativi di grande livello, accurati, aggiornati, dotati di un
valido apparato iconografico. Recentemente, si sono affermate, però,
anche nuove tipologie di testi divulgativi, in cui l'immagine non è
solo ancillare rispetto al testo, ma contiene percorsi esplicativi,
attraverso didascalie, finestrelle, animazioni, che possono mutare
ogni volta che si sfoglia il libro, unendo approccio intuitivo e
approfondimento: sono così Mappe, Sotto terra. Sott'acqua,
Il libro delle Terre immaginate, Zoottica, portati in
Italia da Electa Kids e L'Ippocampo junior.
Lo
stesso discorso si può fare per Il Mondo segreto delle piante,
tradotto e pubblicato da Editoriale Scienza, il nostro più valido
editore specializzato in divulgazione per ragazzi, cui va il merito
di avere individuato il meglio della produzione internazionale e di
aver promosso delle valide collane di divulgazione quali Lampi di
Genio, di Luca Novelli, Teste toste, di Federico Taddia,
Donne nella scienza, in cui sono uscite delle belle biografie
di scienziate, fra cui Siate gentili con le mucche, scritto da
Beatrice Masini.
Nell'ambito
delle biografie, va segnalato anche l'ottimo Primati,
pubblicato da Il Castoro: un testo che coniuga l'originalità del
linguaggio, la graphic novel, con l'attenzione sulla vita e gli studi
di tre grandi primatologe, Jane Goodal, Dian Fossey e Biruté
Galdikas, che hanno contribuito a modificare la visone dell'uomo
nell'ambito della storia evolutiva.
Anche l'editore romano Lapis ha
dedicato diverse collane alla divulgazione, dalle guide
archeologiche, alla collana Ah, saperlo!, alle biografie
romanzate di grandi personaggi, nonché l'imperdibile Geniale...anche tu!, che cerca proprio di spiegare quali meccanismi, quali
circostanze, quali metodologie e quali azzardi e follie abbiano
guidato i più grandi geni dell'umanità.
Appunto,
la divulgazione non è solo scienza: non possiamo infatti dimenticare
la nutrita produzione riguardante le arti, di cui o avuto spesso modo
di parlare; sulla didattica dell'arte si sono spesi soprattutto
Artebambini e Lapis, con alcune incursioni di altri editori, come
Gallucci, con la bella collana di testi di Rosetta e Margherita Loy.
Mentre per la parte di biografie storiche non possiamo non segnalare
la nuova collana che ha segnato l'ingresso di un grande editore,
Laterza, nel mondo dell'editoria per ragazzi: la collana Celacanto,
che ha avuto fortune alterne, anche per un format, grande libro
illustrato con un testo impegnativo dedicato alla fascia d'età fra i
nove e gli undici anni, non immediatamente compreso. Ed è proprio
nell'ambito storico che si sono viste delle belle novità, come il
libro di Pommeaux, Siamo noi la storia, pubblicato da
Babalibri e, per esempio, Al tempo dei primi uomini di
Editoriale Scienza.
Da i
pochi elementi che qui ho riassunto, e mi scuso con tutti gli editori
e gli autori colpevolmente non citati, si vede come vi sia un
panorama ricco di novità e di sorprese, di grandi potenzialità, in
cui l'editoria italiana crede ancora poco. Se guardiamo la ricchezza
della produzione anglosassone o francese, emerge con chiarezza la
scarsa fiducia e lo scarso coraggio che gli editori italiani
ripongono in un settore importante della produzione editoriale,
rifugiandosi nel noto, come fanno i grandi editori, da Mondadori a De
Agostini a Giunti, e investendo ben poco nella sperimentazione e
nella scoperta delle nuove tendenze, o limitandosi a cogliere il
meglio dell'editoria straniera, ma tralasciando moltissimi testi.
Bisogna riconoscere anche una certa disattenzione da parte della
critica, e anche una notevole lentezza del mercato ad accogliere
nuove proposte. Ma il caso di Mappe dimostra quanto siano
grandi le potenzialità anche commerciali.
Eleonora
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