martedì 12 gennaio 2016

FUORI DAL GUSCIO (libri giovani che cresceranno)


IN FUGA



Decisamente avventuroso, il romanzo che Eliot Schrefer dedica alla Repubblica Democratica del Congo e al conflitto straziante fra salvare vite umane e salvare animali, che in una lingua locale è il plurale di carne.
La guerra attraversa la narrazione di In pericolo, romanzo di fantasia eppure intensamente realistico; la guerra qui raccontata è un'invenzione letteraria, che vale, però, per tutte le guerre fratricide che hanno insanguinato e tuttora travolgono il continente africano. Una guerra, dunque, per niente intelligente, ammesso che ce ne siano, in cui si uccide a colpi di machete chiunque ti si opponga. E cosa può succedere, in una situazione del genere al rifugio dei bonobo, specie di scimmie antropomorfe vicinissime a noi? Il rifugio è gestito dalla madre della giovane protagonista, una ragazzina mezzosangue, poiché il padre è americano, che commette il grave errore di comprare un cucciolo di bonobo da un venditore ambulante.
Fra i due nasce un legame strettissimo che impedisce alla quattordicenne Sophie di abbandonare il Congo ai primi accenni di violenza, per cominciare una lunga, difficile dolorosa fuga attraverso la giungla, fino a raggiungere la madre in un luogo sicuro.
Sophie, che pure ha passato i suoi primi anni in Congo, per poi trasferirsi col padre negli Stati Uniti, deve usare tutte le sue risorse, tutta la sua intelligenza, tutte le nozioni accumulate in anni a fianco della madre, per uscire viva, salvando anche il piccolo Otto, da situazione che sembra disperata.
Questa, dunque, è la trama; e il romanzo può anche essere visto così, come un bel romanzo d'avventura d'ambientazione esotica. Ma credo che il suo interesse risieda essenzialmente in quello che racconta al di là della trama in senso stretto: il dramma dell'Africa, continente ricchissimo di risorse e depredato dai potentati economici occidentali e non solo; lo sfruttamento delle contraddizioni etniche per fomentare conflitti che distruggono le basi dei fragili stati nazionali; e il grande tema della salvaguardia del patrimonio naturale, immenso, che si affianca e si sovrappone ai ricorrenti disastri umanitari, alle epidemie, alle masse di disperati perennemente in cammino per sfuggire ai massacri e alla fame.
La situazione descritta non è lontana dalla realtà, da quello che le associazioni umanitarie e quelle ambientaliste devono affrontare. Salvare le popolazioni umane e quelle animali, ridotte allo stremo in habitat sempre più ristretti, non dovrebbe essere in contraddizione.
Tema difficile e grande, che richiederebbe il dovuto approfondimento e magari anche lo sforzo di sostenere, poi, concretamente, questo o quel programma di aiuti e alla fine del libro sono riportate le associazioni che li propongono. E questo fa comprendere come i giovani lettori, in questo caso, debbano avere la necessaria maturità e l'interesse ad affrontare questi temi.
Ma credo che alla fine la cosa più difficile da spiegare ai ragazzi e alle ragazze sia proprio la capacità distruttiva della specie umana, che con ferocia sorprendente e con insipienza distrugge se stessa e il mondo in cui vive. La terribile contraddizione che già Sofocle vedeva, usando, per descrivere l'uomo, in un coro dell'Antigone, il termine deinon, terribile e meraviglioso, capace di imprese grandiose e di inaccettabili nefandezze.

Eleonora

In pericolo”, E. Schrefer, Il Castoro 2015


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