CHE CASA È?
La
divulgazione sull'arte ci suggerisce spesso percorsi relativi ad
artisti e movimenti, soprattutto grazie ad editori come Artebambini e
Topipittori ed alcuni altri pionieri. Sull'architettura, invece, la
produzione è più sporadica. L'editore 24h Cultura ha una piccola
collana che utilizza il fumetto, fra l'altro, per raccontare
sinteticamente i grandi dell'architettura e del design, ma con un
linguaggio in gran parte inadatto ai lettori più giovani.
A colmare
questo vuoto arriva una novità di Editoriale Scienza, Come casa
mia. Viaggio nel mondo dell'architettura, con i testi di
Caterina Lazzari, le precisissime illustrazioni di Silvia Mauri e il
progetto grafico di Studio Link, ovvero un gran bel libro di
divulgazione, chiaro nei contenuti e di gradevole lettura grazie alle
immagini e all'impaginazione, integralmente made in Italy. Lo
sottolineo proprio perché più volte ho espresso il mio rammarico
per i ritardi e le diffidenze dell'editoria italiana nei confronti
della divulgazione.
Il
libro alterna pagine di introduzione al periodo storico trattato e
alle caratteristiche delle costruzioni prese in esame, a pagine
doppie in cui viene rappresentato l'esempio concreto di quelle
costruzioni. Si parte dalla casa del lettore/lettrice, invitandolo ad
esaminarla, confrontandola con due modelli ancor oggi presenti e
molto semplici nella loro struttura: una casa alpina e una tipica
casa mediterranea.
Si
prosegue con la storia, dalle capanne alle case in terra,
osservandone la struttura e i materiali.
Si
mettono a confronto edifici di epoche diverse, come una domus romana
e una villa rinascimentale, sottolineando particolarità, come l'uso
romano dei vetri alle finestre, proprio solo dei ricchi, o la
presenza del water nelle case cretesi, usanza che poi si è persa per
molti secoli.
Molta
attenzione viene però riservata alla modernità, con i suoi
capolavori, Casa Milà di Gaudì, e alle sue ardite sperimentazioni,
da Perret a Wright, da Gehry a Sobek.
Ovviamente
è una carrellata molto ridotta di architetti famosi, ma non credo si
potesse ampliare di molto l'argomento.
Trovo
infatti interessante l'esposizione dei diversi criteri, i cambiamenti
nel paesaggio, l'attenzione all'impatto ambientale, l'uso della
tecnologia. Se questi argomenti possono di certo interessare i più
grandicelli, dopo i dieci anni, la riflessione sul luogo in cui
viviamo è un argomento più trasversale: guardarsi intorno, cogliere
le differenze fra i diversi modi di intendere lo spazio in cui
passiamo tanto tempo, oppure fra i quartieri in cui ci muoviamo può
essere uno spunto, un punto di partenza per ragionare con bambine e
bambini sulla città e le sue caratteristiche.
Su
questo, naturalmente, ci sarebbe molto da dire, molto di una cultura
si comprende dal modo in cui viene organizzata la comunità umana che
sta alla base di una città: pensiamo alle favelas delle megalopoli
di tante parti del mondo, pensiamo anche solo ai nostri quartieri
periferici costruiti intorno ai centri commerciali. Se l'argomento
sembra complesso, ricordo che i bambini e le bambine sono acuti
osservatori, se solo si permette loro di passare del tempo lontano
dalle play station o dai social. Saperne di più, avere uno
strumento, come questo libro originale e intelligente, può dare
l'opportunità di aprire orizzonti e stimolare uno sguardo critico
sul concretissimo mondo che ci sta attorno.
Eleonora
“Come
casa mia. Viaggio nel mondo dell'architettura”, C. Lazzari e S.
Mauri, Editoriale Scienza 2016
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