giovedì 21 aprile 2016

FAMMI UNA DOMANDA!


 CHE CASA È?


La divulgazione sull'arte ci suggerisce spesso percorsi relativi ad artisti e movimenti, soprattutto grazie ad editori come Artebambini e Topipittori ed alcuni altri pionieri. Sull'architettura, invece, la produzione è più sporadica. L'editore 24h Cultura ha una piccola collana che utilizza il fumetto, fra l'altro, per raccontare sinteticamente i grandi dell'architettura e del design, ma con un linguaggio in gran parte inadatto ai lettori più giovani. 


A colmare questo vuoto arriva una novità di Editoriale Scienza, Come casa mia. Viaggio nel mondo dell'architettura, con i testi di Caterina Lazzari, le precisissime illustrazioni di Silvia Mauri e il progetto grafico di Studio Link, ovvero un gran bel libro di divulgazione, chiaro nei contenuti e di gradevole lettura grazie alle immagini e all'impaginazione, integralmente made in Italy. Lo sottolineo proprio perché più volte ho espresso il mio rammarico per i ritardi e le diffidenze dell'editoria italiana nei confronti della divulgazione.

 
Il libro alterna pagine di introduzione al periodo storico trattato e alle caratteristiche delle costruzioni prese in esame, a pagine doppie in cui viene rappresentato l'esempio concreto di quelle costruzioni. Si parte dalla casa del lettore/lettrice, invitandolo ad esaminarla, confrontandola con due modelli ancor oggi presenti e molto semplici nella loro struttura: una casa alpina e una tipica casa mediterranea.
Si prosegue con la storia, dalle capanne alle case in terra, osservandone la struttura e i materiali.


Si mettono a confronto edifici di epoche diverse, come una domus romana e una villa rinascimentale, sottolineando particolarità, come l'uso romano dei vetri alle finestre, proprio solo dei ricchi, o la presenza del water nelle case cretesi, usanza che poi si è persa per molti secoli.
Molta attenzione viene però riservata alla modernità, con i suoi capolavori, Casa Milà di Gaudì, e alle sue ardite sperimentazioni, da Perret a Wright, da Gehry a Sobek.
Ovviamente è una carrellata molto ridotta di architetti famosi, ma non credo si potesse ampliare di molto l'argomento.


Trovo infatti interessante l'esposizione dei diversi criteri, i cambiamenti nel paesaggio, l'attenzione all'impatto ambientale, l'uso della tecnologia. Se questi argomenti possono di certo interessare i più grandicelli, dopo i dieci anni, la riflessione sul luogo in cui viviamo è un argomento più trasversale: guardarsi intorno, cogliere le differenze fra i diversi modi di intendere lo spazio in cui passiamo tanto tempo, oppure fra i quartieri in cui ci muoviamo può essere uno spunto, un punto di partenza per ragionare con bambine e bambini sulla città e le sue caratteristiche. 

 
Su questo, naturalmente, ci sarebbe molto da dire, molto di una cultura si comprende dal modo in cui viene organizzata la comunità umana che sta alla base di una città: pensiamo alle favelas delle megalopoli di tante parti del mondo, pensiamo anche solo ai nostri quartieri periferici costruiti intorno ai centri commerciali. Se l'argomento sembra complesso, ricordo che i bambini e le bambine sono acuti osservatori, se solo si permette loro di passare del tempo lontano dalle play station o dai social. Saperne di più, avere uno strumento, come questo libro originale e intelligente, può dare l'opportunità di aprire orizzonti e stimolare uno sguardo critico sul concretissimo mondo che ci sta attorno.

Eleonora

“Come casa mia. Viaggio nel mondo dell'architettura”, C. Lazzari e S. Mauri, Editoriale Scienza 2016



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