ARIA DI CASA
L'estate delle cicale, Janna Carioli, Sonia Maria Luce Possentini,
L'estate delle cicale, Janna Carioli, Sonia Maria Luce Possentini,
Bacchilega Junior 2016
ILLUSTRATI PER MEDI
(dai 7 anni)
"I due bambini
l'avevano prima desiderata, poi disegnata sui fogli a quadretti dei
loro quaderni. L'avevano costruita con i tronchi che le tempeste sul
lago portano a riva durante l'inverno.
E ora, finalmente,
la casa sull'albero era finita."
Nascosta
tra i fiori del ciliegio che la sostiene, la casa sull'albero di quei
due bambini quasi non si vede dal basso. Ma da lì il panorama è
molto vasto e si domina il lago. Arredata con qualche coccio vecchio
regalato dalla mamma, la casa sull'albero accoglie la loro prima
notte da soli.
Dormire
assieme spesso è occasione per suggellare grandi alleanze, amicizie
e, talvolta, amori. Qui si tratta di una amicizia che i due ragazzi
si giurano per sempre.
La vita però va diversamente e un litigio più
forte o una separazione più lunga dovuta alla fine della vacanza,
tiene divisi quei due ragazzini. La casa sull'albero viene
dimenticata, abbandonata e il ciliegio se ne riappropria,
cancellandola del tutto alla vista. I gabbiani la utilizzano per le
loro picchiate sull'acqua, gli scoiattoli per nasconderci le nocciole
e un merlo ci fa il nido.
Fino
a che, dopo molte estati, qualcuno la riscopre, grazie alle belle
ciliegie che la circondano.
Una
generazione di differenza e la storia ricomincia: Marta, la figlia di
quel bambino di un tempo, si arrampica in cerca di ciliegie e scopre
la vecchia casa. Trova le tazze sbeccate e a esse aggiunge una
vecchia caraffa. Tutto sarebbe come un tempo, a parte il fatto che
lei è da sola. Sarebbe un vero peccato, però, non poter condividere
con qualcun altro un luogo così perfetto.
E
infatti non tardano a manifestarsi piccoli segnali che denunciano la
presenza di un nuovo arrivato: un giorno la casetta tutta rassettata,
un altro giorno una mela sul tavolo, quindi un nome scritto sul
legno, Tito. Un nuovo patto tra due nuovi bambini. Una nuova amicizia
che contagia anche i papà e le mamme.
E
questa volta è per sempre.
Se
il vestito di un libro è la copertina, questo libro ha un vestito
'irresistibile': un ramo di ciliegio, appesantito e pendulo per il
gran peso di ciliegie mature, circondate da foglie. Per me almeno,
che senza ciliegie non ci so stare. Fa venire gola solo a guardarla.
All'interno si rinnova la percezione che Sonia Maria Luce Possentini
sia una sapiente interprete di Natura e Infanzia. Nelle tavole
con gli animali, o in quelle in cui l'albero è protagonista, non
esiste nient'altro e nelle pagine in cui grandeggiano piccoli piedi
penzolanti dalle unghie un po' nere o braccia che si incrociano sulle
piccole schiene si ribadisce il dominio di una tecnica pittorica che
arriva da lontano e ha radici solide.
Meno convincenti mi paiono, invece, i visi che occupano alcune pagine e che ammiccano a
una immagine dell'infanzia fatta di ciuffetti e lentiggini e a un
passo dall'essere stereotipata.
Condivisibile
la scelta di non dare agli adulti ribalta in questa storia, giocata
tutta 'in quota' e a misura di infanzia. Come a voler ribadire che i
due mondi possono confinare, ma mai confondersi.
La
trama che costruisce Janna Carioli, pur essendo fatta di poche parole,
resiste solida nel suo ripetersi e tramandarsi di padre in figlia, di
madre in figlio, pur lasciando da parte, a terra, padri e madri per dar spazio a
figli e figlie, in alto.
Autentica
e intima nei piccoli dettagli che la rendono riconoscibile a tutti:
pensiamo agli arredi racimolati tra vecchi ravatti di cucina,
pensiamo ai progetti su carta a quadretti, pensiamo ai cani testimoni
silenziosi di un via vai tra le siepi.
Tutto questo crea 'aria di casa', casa sull'albero.
Tutto questo crea 'aria di casa', casa sull'albero.
Carla
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