FUMETTI STORICI
Eroi
in pantofole è indiscutibilmente un fumetto 'storico': lo è in
quanto intelligente riproposta di strisce 'd'annata' e lo è perché
l'argomento delle strisce è squisitamente storico. Gino Gavioli è
una grande firma del fumetto italiano, noto al pubblico per le
pubblicità di Carosello, chi può dimenticarsi del personaggio di
Capitan Trinchetto?, per citarne uno dei tanti; è stato anche
autore di strisce uscite sui settimanali, come Il Giornalino o
il Corriere dei piccoli, dedicate ai ragazzi.
Nobile
idea, recuperare questo patrimonio di fumetti divertenti, oggi
riproposti dalle Edizioni San Paolo, accompagnate dalle rime di Lucio
Tomaz e dai serissimi testi introduttivi di Angelo Pisani, proprio
perché si rende omaggio al lavoro pionieristico di un artista e del
suo studio, che primeggiava nel fumetto come nell'animazione.
La
maggior parte di queste pagine sono dedicate a personaggi ed eventi
della storia antica, dalla guerra di Troia alla leggenda di Romolo,
dalla lupa miope, che scambia Romolo e Remo per lupetti, a Coriolano.
Ma non mancano personaggi della letteratura o della leggenda, come
Cirano o Gengis Khan.
Ogni
storia è introdotta da una breve, sintetica scheda che racconta le
vicende legate a quel personaggio o evento, seguita da due pagine di
strisce, con il testo in rima, che stravolge a modo proprio gli
eventi raccontati.
Il filo
conduttore è l'ironia, il ritmo scatenato, l'interpretazione buffa o
grottesca di storie serissime o ritenute tali.
Lo
stile di Gavioli non ha perso nulla della sua freschezza e della sua
irriverenza, ed è davvero un'ottima idea riproporlo a chi non lo
conosce, cioè i ragazzini e le ragazzine di oggi, mentre per i
genitori è letteralmente un ritorno all'infanzia dei Caroselli e
delle strisce sui giornalini.
Raccontare
divertendo, prendendosi anche delle libertà, dichiarate, è una
delle modalità più efficaci della divulgazione, raramente percorsa
dall'editoria italiana, mentre ne è stato un fulgido esempio in anni
recenti la collana, anglosassone, delle Brutte Storie con le
sue sorelle minori, Brutte scienze, Morto che parla e
così via, dove il contenuto, serissimo, viene raccontato con
graffiante ironia e grottesche vignette.
Veicolare
il contenuto serio in una forma divertente o giocosa, talvolta
interattiva, è una delle branche della divulgazione, spesso vista
con sospetto perché non sufficientemente rigorosa o esaustiva di un
argomento. Questo atteggiamento rimanda al ritardo culturale con cui
affrontiamo i temi di divulgazione lasciando ad altri paesi il
compito di educare bambine e bambini, divertendoli e facendoli
giocare, anche quando sono più grandicelli e in grado di affrontare
racconti complessi e temi importanti.
Che
invece ci sia una grandissima domanda per questa o altre, innovative,
forme di divulgazione è dimostrato dal successo con cui sono stai
accolti libri diversissimi come 'Sottoterra. Sott'acqua',
'Zoottica', 'Entrate nel quadro!': declinazioni diverse
dell'ambito divulgativo, sperimentali, curatissime per
l'illustrazione e l'impaginazione, ricche di informazioni e di
stimoli per i più giovani, anche se diverse dall'intrattenimento
ludico cui accennavo prima.
Ci
sono, dunque ampi spazi da esplorare nella nostra editoria,
confrontandosi con le belle sperimentazioni che vengono dagli altri
paesi, ma anche guardando indietro alla nostra storica produzione di
testi per i più piccoli, tutt'altro che povera.
Eleonora
“Eroi
in pantofole”, G. Gavioli, Edizioni San Paolo 2016
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