ADDIO ALL'INFANZIA
Il
Piccolo Regno. Una storia d'estate, di Wu Ming 4, pubblicato da
Bompiani, è un romanzo esemplare. Racconta, come pochi sanno fare,
quel passaggio cruciale, quel momento preciso, magari proprio
quell'estate, in cui un evento particolare sancisce la fine di una
stagione della vita.
Prima
di quel momento, la Gente Bassa, i bambini, hanno vissuto nel loro
Regno, fatto di piccole e grandi avventure, di segreti, di patti
inviolabili, di un linguaggio vicino al mondo animale, di luoghi
proibiti alla Gente Alta, gli adulti, che sorvegliano da lontano lo
svolgersi del racconto dei piccoli.
I
ragazzini in questione sono il protagonista e i suoi tre cugini, che
passano l'estate insieme in una casa della campagna inglese, più o
meno negli anni Trenta.
Sono
molto liberi e trascorrono il loro tempo vivendo avventure
memorabili, per esempio entrando di nascosto nella casa dell'Orco, in
realtà un mugnaio dalle proporzioni smisurate. Le loro famiglie sono
contrarie all'uso delle punizioni fisiche, appartengono al Fabianesimo, corrente socialista moderata e contraria alla violenza.
Quindi le punizioni in cui incappano regolarmente sono costituite da
pomeriggi passati in casa e poco più. Ci sono dei vicini di casa che
vegliano sulle loro scorribande: l'eroe di guerra Ned, che vive quasi
come un eremita, allusione al personaggio storico di Lawrence
d'Arabia, e una coppia di anziani archeologi, i Kirk. Proprio loro
diventano decisivi nel racconto, quando il gruppo di ragazzini scopre
un tumulo di un antico guerriero e ne ruba un monile.
Lì la
storia prende una svolta drammatica; compare uno spettro, e compare
solo al protagonista, accompagnato da un mastino ringhioso, che
pretende forse la restituzione del maltolto. Ma alle presenze
fantasmatiche si affiancano pericoli ben più reali; ed è nel
pomeriggio in cui decidono di tentare l'impresa di restituire il
bracciale che la cugina Ariadne viene rapita dai biondissimi e
inquietanti figli dei ricchi vicini di casa e il piccolo Fedro cade
in un torrente, ammalandosi gravemente.
Dei
ragazzini spensierati vengono messi all'improvviso di fronte al
dramma: la morte che aleggia sulla casa e si porta via l'amico più
caro, Ned, eroe di guerra, ma soprattutto eroe nella vita. Ariadne
non racconterà mai cosa le è realmente successo, a cosa è stata
sottoposta. Soprattutto, vengono alla luce dei segreti, delle storie,
di cui l'autore semina indizi lungo la storia come le molliche di
Pollicino, fino a quel momento nascoste e che danno un altro senso
alle presenze fantasmatiche.
Se
tutto torna al suo posto, niente sarà più come prima: la tana
nell'albero, il codice segreto, le scorribande. Su tutto incombe la
Storia, quella contemporanea con le lotte dei lavoratori che scuotono
la tranquillità domestica, e quella che di lì a qualche anno
cambierà il volto dell'Europa: la Guerra di Spagna e la Seconda
Guerra Mondiale. Anche i protagonisti di questo romanzo ne saranno
coinvolti e ne pagheranno le conseguenze.
Fin qui
la trama, avvincente e fluida; credo sinceramente che Il Piccolo
Regno sia uno dei migliori romanzi per ragazzi pubblicati
recentemente, sia nel descrivere l'universo infantile, fatto di un
codice proprio, di una propria distinta lettura della realtà,
all'interno della quale coesistono come comprimari esseri umani,
animali e personaggi magici; che nel rendere il contesto storico,
quell'irruzione violenta della realtà che costringe a fare i conti
con il Male, con l'ambiguità, con il coraggio e con le scelte giuste
da fare.
Indispensabile,
per comprendere i riferimenti contenuti nel testo, quanto chiarisce l'autore in alcune interviste.
E' un
romanzo con molti padri letterari, primo fra tutti Henry James, di
Giro di vite e delle Storie di fantasmi, ma anche
Burnett del Giardino segreto. Ma è anche vicino a quei
narratori anglosassoni che hanno saputo raccontare così bene
quell'età così difficile, e dolorosa, che segna la fine
dell'infanzia.
E' un
romanzo da leggere e rileggere, per coglierne tutte le sfumature,
adatto a giovani lettrici e lettori a partire dai dieci anni, ma
apprezzato sicuramente anche dai più grandi.
E
grazie a Wu Ming 4 per la spilla che ci consegna, ricordandoci ancora
da dove veniamo.
Eleonora
“Il
Piccolo Regno. Una storia d'estate”, Wu Ming 4, Bompiani 2016
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