venerdì 3 giugno 2016

FAMMI UNA DOMANDA!


IMPARA L'ARTE...

Quale incipit migliore, per parlare di tavole e di cibo nell'arte, de L'Ultima Cena di Leonardo? E' da lì che Andrea Nante e Alicia Baladan fanno iniziare il loro A tavola con i Maestri, nuovo percorso nella storia dell'arte della collana PIPPO di Topipittori.



Per raccontare il Cenacolo e invitare i giovani lettori e lettrici a giocare, gli autori cominciano offrendo la 'ricetta' dei colori a tempera e spiegano con semplicità, cosa rara, i criteri della composizione, anche cromatica. Come i grandi pittori e i loro allievi di bottega fabbricassero i colori è argomento affascinante e molto divertente, se si ha l'opportunità di mettere in pratica qualche procedimento, sperimentando in questo modo il lato artigianale dell'arte. Quanto poi alla composizione, ovvero come sono disposti gli oggetti o i personaggi e come vengono 'distribuiti' i colori in un quadro, è un altro aspetto complesso che però gli autori riescono a rendere intuitivamente comprensibile.

Si prosegue poi con altri capolavori, da Veronese a Caravaggio, da Carracci a Manet, passando quindi da ricche tavole imbandite a picnic primaverili.

Questo dotto excursus viene in realtà proposto attraverso attività che smontano e rimontano le opere, scegliendone particolari, commentando a piacere nei fumetti, o proponendo interventi di varia natura nelle riproduzioni, che è poi la filosofia di questa bella, intelligente collana di divulgazione.


Monica Monachesi e Gabriel Pacheco, invece, ci conducono per mano nell'arte di Antonio Canova, il grande artista veneziano, in Le meravigliose favole di Antonio Canova.

 
Al centro di questo percorso sta il corpo, con le sue proporzioni, attraverso gli studi e i bozzetti, che riescono a rendere l'impossibile, cioè un oggetto tridimensionale attraverso una rappresentazione bidimensionale. Canova si ispirava ai modelli classici e traeva ispirazione dal patrimonio mitologico, con la grande ricchezza di storie e di favole, matrice infinita del meraviglioso. Quello che i nostri autori vogliono far vedere è soprattutto la purezza formale, la grazia, il senso del movimento e delle proporzioni. Per farlo, sottolineano, in alcune opere, la geometria segreta, le linee di forza, le torsioni e i movimenti impliciti in quello che non può che essere statico, un blocco di marmo.
E' un testo che insegna a guardare in modo diverso le opere d'arte, interpretandone l'armonia, la logica sottostante; a questo aspetto Charles Bouleau dedicò, negli anni ottanta, un testo, ora fuori commercio, illuminante: La geometria segreta dei pittori.


Anche in questo caso, l'invito rivolto ai giovani lettori e lettrici è a farsi interpreti attivi di quello che stanno imparando, invitandoli a completare, costruire, magari, una bella testa di medusa contornata dai suoi serpenti.
L'intento dichiarato è quello di fornire un approccio attivo all'arte, anche nelle sue manifestazioni più complesse, per farsi una propria personale pinacoteca, magari rivisitata, e per continuare a curiosare sul web o, ancora meglio, dal vivo.


Allenare l'occhio alla bellezza, favorire il costruirsi di un proprio senso estetico rappresenta, come non mi stancherò mai di dire, un buon antidoto alla banalità e alla bruttezza cui i bambini e le bambine, loro malgrado, sono esposti.
Eleonora

“A tavola con i Maestri”, A. Nante e A. Baladan, Topipittori 2016
“Le meravigliose favole di Antonio Canova”, M. Monachesi e G. Pacheco, Topipittori 2016


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