L'ARTE IN SERIE
Madamina,
il catalogo è questo! Si può facilmente parafrasare Mozart e il
suo Don Giovanni, mentre si sfoglia Il mio piccolo libro d'arte
di Aude Le Pichon, pubblicato recentemente da L'Ippocampo. Si tratta,
a tutti gli effetti, di un piccolo libro di storia dell'arte, in cui
le riproduzioni dei grandi capolavori seguono l'ordine cronologico,
affiancate dalle notizie essenziali e qualche osservazione, e da una
domanda, a fondo pagina, che alimenta la curiosità sul contenuto
dell'immagine.
Si
susseguono, quindi, riproduzioni di opere famosissime e di altre un
po' meno note, ma teniamo presente che le bambine e i bambini
solitamente non hanno grande dimestichezza con il repertorio
artistico; ben venga, dunque, questa proposta che richiama in parte
lo schema già utilizzato da Korkos in Entrate nel quadro!, ma
in un formato più piccolo: cercare una via per rendere viva
l'opera d'arte, puntando sulla curiosità, sulla ricerca del
dettaglio, sulla partecipazione attiva alla soluzione di un piccolo
enigma; sappiamo bene quanti significati, quanti simboli,
riferimenti, allusioni siano contenuti in tanti capolavori, ma è
anche stimolante provare a scoprirne altri, con l'aiuto dello sguardo
infantile.
Sta poi
all'adulto che accompagna le bambine e i bambini, dai sette anni in
poi, in questo percorso, arricchirlo di esperienze diverse, dalla
visita ad un museo alle prove tecniche di copia, ovvero la
sperimentazione diretta di qualche tecnica utilizzata da questo o
quell'artista, o la semplice copia creativa.
Concepito
in modo simile, era uscito anni fa anche Piccolo Museo,
pubblicato da Babalibri nel 2000; differente la scelta delle
immagini, selezionate da Alain Le Saux e Gregoire Solotareff: in
questo caso, infatti viene proposto una sorta di abbecedario per
immagini in cui sono riprodotti dettagli e particolari di diverse
opere d'arte. La sequenza di parole in ordine alfabetico viene
illustrata con i particolari tratti da numerosi capolavori. E' un bel
gioco intellettuale per chi lo fa e potrebbe diventare il prototipo
di un'attività didattica praticamente infinita, in cui parole e
immagini possono intrecciarsi in varie maniere. Ma è stato spesso
inteso come una piccola pinacoteca fondata sul dettaglio, un modo
originale per rappresentare la vastità della produzione artistica.
Si
tratta in entrambi i casi di testi validissimi, più interattivo il
primo, forse più vicino alle esigenze didattiche; ma anche il
Piccolo Museo non risente minimamente del passaggio del tempo.
Il repertorio delle immagini è di prim'ordine, almeno dove è
documentato; questo è un particolare non secondario proprio per
l'importanza che riveste la fedeltà, mai assoluta, nella
riproduzione dell'opera d'arte, soprattutto se si pensa, con
tristezza, alla scarsa qualità presente nei testi scolastici.
Entrambi
i libri sono francesi, l'Ecole de loisirs per il Piccolo Museo,
Editions du Seuil per Il mio piccolo libro d'arte ed è
curioso notare l'assenza di repertori ben concepiti come questi nella
produzione editoriale italiana, in un settore, quello della
divulgazione artistica, in cui c'è una grande varietà di proposte
made in Italy, con editori che proficuamente si dedicano
all'argomento, da Artebambini a Topipittori, ma anche Jaca Book,
Gallucci, Arka e altri, che hanno fatto proposte interessanti.
Eleonora
“Il
mio libro d'arte”, A. Le Pichon, L'ippocampo 2016
“Piccolo
Museo”, A. Le Saux, G. Solotareff, Babalibri 2000
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