mercoledì 13 luglio 2016

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


GLI INGREDIENTI CHE FANNO UNGERER

Scarpa, dove sei? Tomi Ungerer,
Salani 2016


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 3 anni)

"Uno due tre
La mia scarpa sai dov'è?
Novantanove cento
Proprio qui sul pavimento!"



Questo è il testo che apre e chiude questo nuovo libro (si fa per dire perché ha compiuto 50 anni due anni fa) di Tomi Ungerer. 
L'unico testo.
Formato quasi quadrato, pubblicato per la prima volta negli Usa dalla prestigiosa Harper and Row che ha pubblicato tutti i più grandi autori di libri per l'infanzia, da Sendak in poi, il libro Scarpa, dove sei? è un buon esempio di quello che è il modo di concepire i libri di Ungerer.
Molti degli ingredienti che considera imprescindibili per lui, qui sono presenti.
Il primo: il gusto per l'assurdo. Il gioco stesso che il libro sottintende, ovvero mascherare dentro figure consuete, profili di scarpe ogni volta diverse - dagli stivali della Wehrmacht ai décolleté rosa, dagli scarponi neri da contadino ai mocassini, dalle babbucce alle ballerine con il laccetto.


Maestro incontrastato dell'invenzione più imprevedibile, Tomi Ungerer si muove sempre molto a suo agio in tutto ciò che nega il sentire comune, il buon senso. In una lunga intervista che ha rilasciato un paio di anni fa, ricorda come il metro dell'assurdo per lui sia fondamentale per misurare la realtà. La vita di tutti i giorni è spesso portatrice di assurdo ed è quindi saggio mettere i bambini di fronte a questa prospettiva insolita; ciò li aiuterà moltissimo, per esempio, nel prendersi gioco del mondo dei grandi. Ma l'assurdo si impasta volentieri con il gioco, di cui i bambini -fortunatamente- hanno grande contezza. E così scarpe con il tacco diventano corna di bufalo o musi di maiali, o corni di rinoceronti o teste di serpenti. Una declinazione, quella del profilo di una scarpa da donna con il tacco, che si rivela nell'immaginario di Ungerer davvero feconda.


Il divertimento, che è il secondo ingrediente dei libri di Ungerer, spesso si innesta nella scoperta del dettaglio che Ungerer cura con grande competenza. Sebbene in Scarpa, dove sei? la pagina si presenti piuttosto asciugata rispetto al piccolo particolare (fa eccezione il becchime ai piedi di una delle oche), tuttavia in moltissimi suoi libri, il dettaglio si rivela fondamentale come per esempio in Lo strano animale del signor Racine (nord-Sud 2010). Piccoli elementi, quasi impercettibili, punteggiano i suoi disegni e diventano potenziali inneschi di curiosità da parte dei piccoli lettori e delle piccole lettrici. 

Sono dettagli che generano domande nelle loro giovani teste e che un adulto è chiamato a soddisfare.
E proprio nel tipo di relazione che Ungerer vuole stabilire con il suo lettore che si delinea il terzo elemento: la parità di relazione. Mai in un libro di Ungerer troveremo qualcosa che subordina il ruolo dei piccoli nei confronti dei grandi. 'Un bambino è una persona piccola che un giorno crescerà', felice definizione di apertura di Che cos'è un bambino? (Topipittori, 2008) di Beatrice Alemagna direi che può calzare a pennello anche per l'idea di infanzia di Ungerer. Il grande rispetto e fiducia che egli nutre nei loro confronti traspare anche in questo piccolo libro che gioca sulle forme. Nessuno sconto o facilitazione nei confronti dei piccoli: la difficoltà evidente in alcuni casi sarà cimento per loro e soddisfazione finale, una volta svelato il trucco. Ai bambini e alla bambine piacciono le sfide.
Direttamente connesso al terzo punto è il quarto: il coraggio della verità nel raccontare la realtà. Sempre sottile, ma diretto, con una forte impronta sociale, Ungerer disegna quindi il suo maiale con la scarpa al posto del grugno spalancato di fronte all'orrore di salamelle e prosciutti appesi, le oche con gli stivali che marciarono con il tradizionale omonimo passo, oppure un lucido stivale nazista che si confonde con la canna di un cannone pronto a sparare.


Questo è un po', solo un po', di quello che Ungerer è veramente.

Carla

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