UN TUFFO VERSO LA LIBERTÀ
Il volo della famiglia
Knitter, Guia Risari, Anna Castagnoli
Bohem Press 2016
ILLUSTRATI PER PICCOLI
(dai 4 anni)
"Il canarino
aveva becchettato la gabbietta e mamma Knitter gli aveva aperto.
'Poverino. Anche lui soffre il caldo'. Invece no.
Il canarino cominciò
quel pomeriggio a dare la prima lezione di volo."
In quel giorno molto
afoso, tutta la famiglia Knitter - mamma, babbo, i due fratelli, il
cane e il gatto - sta patendo il caldo e sogna di potersene volare
altrove.
Ed è in questo momento
che il canarino di casa interviene come istruttore di volo.
A parte un po' di
goffate iniziali, i sei Knitter decollano e volano con gusto. Ognuno
secondo la propria indole e il proprio fisico: come un'aquila
possente il padre, agile come una tortora la madre; spericolati i due
fratelli, come passeri e rondini. Cane e gatto pare nuotino
nell'aria.
Volare, senza costi e
senza confini, è un buon modo per andare in vacanza. All'alba di un
giorno, sulla scia del canarino e con poco bagaglio al seguito,
decollano tutti insieme. Dall'alto vedono bei posti e fumose città,
arrivano nel punto dove finisce la terra e comincia il mare. E da lì,
coraggiosi, si spingono ancora avanti fino ad arrivare a un'isola con
alberi centenari e sassi grigi. Silenzio e pace. E' lì che si
fermano, perché tanto assomiglia a un paradiso. Là la vita è una
meraviglia e sarebbe un vero peccato dover tornare alla vita di tutti
i giorni, a terra. E allora, perché smettere? Perché 'Forse, una volta che
impari a volare, non puoi più restare a terra.'
Anche per la famiglia
Knitter è arrivata la fatidica occasione. Quella che ti cambia la
prospettiva di vita, quella che 'dopo' nulla è più come 'prima'.
Imparare a volare,
avere il coraggio di staccarsi da terra per vedere il mondo
dall'alto, saper scegliere dove andare, saper vivere in armonia con
la natura, e ancora, saper trovare il coraggio di andare in avanti e
non tornare indietro; questo è quello di cui sono stati capaci.
Insieme e in un momento magico per la vita di ognuno: la vacanza.
Un canarino, uccello
che sa ben distinguere la gabbia dal volo, è il loro maestro di
libertà.
Una bella metafora per
raccontare due o tre cose non da poco.
La prima: nascosto
dietro le lezioni di volo, c'è lo sprone a trovare in sé coraggio,
immaginazione e buona volontà. Le tre qualità che permettono di
andare al di là di ogni confine o limite consueto, che permettono di
'leggere' il mondo dall'alto con la 'giusta distanza' e che obbligano
all'impegno e allo sforzo per realizzare il sogno.
La seconda: nascosta
dietro le nuvole di città e la natura vergine dell'isola c'è la
constatazione di quanto siamo capaci di essere 'ingombranti' su questo pianeta che, in
partenza, non era niente male.
La terza: nascosta
dietro la proposta lanciata da mamma Knitter, di andare avanti nel
viaggio, c'è una filosofia di vita che solo di rado viene fatta
propria perché richiede ancora una volta una buona dose di coraggio
e di sicurezza interiore (spesso le due cose viaggiano in coppia)
che non tutti hanno.
Tutto questo ha molto a
che fare con la libertà. La briglia sciolta che si assapora in
vacanza, soprattutto quando si è piccoli.
Ma parte questo, non
possiamo non notare che spetta a mamma Knitter il merito di aver liberato tutti dalle briglie.
Sono spesso le figure
femminili, anche nella letteratura per l'infanzia, quelle che
dimostrano tale coraggio e tale immaginazione. Da Wendy e Mary
Poppins in poi.
La signora Meier (W.
Erlbruch, La signora Meier e il merlo, E/O 2003) è una delle
prime che si lancia nel vuoto dietro il suo istruttore di volo molto
speciale.
La Regina Gisella (N.
Heidelbach, Königin Gisela, Beltz und Gelberg 2006) non teme
il viaggio verso l'ignoto a bordo della sua piccola zattera. Ma
forse è nel magnifico La
tempesta (F. Seyvos, C. Ponti, La tempesta, Babalibri
2002), che i termini di contatto con i Knitter si fanno ancora più
stringenti.
Anche qui è una mamma a dare il suggerimento di andare
avanti verso il mare ignoto dopo la grande tempesta e ancora qui è
in azione un piccolo nucleo di affetti che trova la sua forza e la
sua coesione in un condiviso modo di intendere la vita.
Come spesso accade, le
grandi storie sanno essere ariose. Eteree come Il volo della
famiglia Knitter, dove le parole di Guia Risari, seppure dense,
scivolano senza fatica e dove il disegno di Anna Castagnoli, in
perfetta sintonia - con tutto quel celeste del cielo e quel grigio di
fumo e quel poco di giallo che accende - si fa rarefatto,
evanescente.
Scopro che le è
costato tanto pensiero scegliere una tecnica piuttosto che un'altra
(monotipia e pouchoir) e il risultato ottenuto le rende merito. Il
percorso indiretto che la monotipia implica rende le tavole sempre
sfumate, quasi incerte (o in qualche misura imprevedibili per chi le
fa), mai dettagliate, fatto che denota una maturità di segno non
scontata.
Le poche linee sottili che definiscono i Knitter e un po'
anche l'isola-paradiso, sulle acquose macchie di colore di fondo,
sembrano bozzetti (non riesco a non pensare a Spiaggia magica
di Crockett Johnson, Orecchio acerbo, 2013 un suo libro mai portato
a termine, dove il sottile tratto a matita prende potenza in
piccolissimi dettagli espressivi) ma hanno una rara capacità di
incidere sullo sguardo. Laddove il disegno, invece, si fa minuzioso e
dettagliato, nella città per esempio, l'efficacia si perde.
Sono sempre più
persuasa che la qualità di questo libro trovi la sua giusta eco
nelle poche e studiate parole che lo raccontano e nei rari segni o macchie di colore che lo illustrano.
Mi auguro possa essere
per molti bambini e bambine un tuffo verso la conquista della
libertà.
Carla
Noterella al margine.
Nessuno stupore che questo libro arrivi da A buen paso. Al contrario
esso conferma che questa piccola casa editrice spagnola tutta femminile
fa della libertà di pensiero una sua bandiera che sventola alta.
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