lunedì 12 settembre 2016

LA BORSETTA DELLA SIRENA (libri per incantare)


UN TUFFO VERSO LA LIBERTÀ

Il volo della famiglia Knitter, Guia Risari, Anna Castagnoli


ILLUSTRATI PER PICCOLI (dai 4 anni)

"Il canarino aveva becchettato la gabbietta e mamma Knitter gli aveva aperto. 'Poverino. Anche lui soffre il caldo'. Invece no.
Il canarino cominciò quel pomeriggio a dare la prima lezione di volo."

In quel giorno molto afoso, tutta la famiglia Knitter - mamma, babbo, i due fratelli, il cane e il gatto - sta patendo il caldo e sogna di potersene volare altrove.
Ed è in questo momento che il canarino di casa interviene come istruttore di volo.
A parte un po' di goffate iniziali, i sei Knitter decollano e volano con gusto. Ognuno secondo la propria indole e il proprio fisico: come un'aquila possente il padre, agile come una tortora la madre; spericolati i due fratelli, come passeri e rondini. Cane e gatto pare nuotino nell'aria.


Volare, senza costi e senza confini, è un buon modo per andare in vacanza. All'alba di un giorno, sulla scia del canarino e con poco bagaglio al seguito, decollano tutti insieme. Dall'alto vedono bei posti e fumose città, arrivano nel punto dove finisce la terra e comincia il mare. E da lì, coraggiosi, si spingono ancora avanti fino ad arrivare a un'isola con alberi centenari e sassi grigi. Silenzio e pace. E' lì che si fermano, perché tanto assomiglia a un paradiso. Là la vita è una meraviglia e sarebbe un vero peccato dover tornare alla vita di tutti i giorni, a terra. E allora, perché smettere? Perché 'Forse, una volta che impari a volare, non puoi più restare a terra.'

Anche per la famiglia Knitter è arrivata la fatidica occasione. Quella che ti cambia la prospettiva di vita, quella che 'dopo' nulla è più come 'prima'.
Imparare a volare, avere il coraggio di staccarsi da terra per vedere il mondo dall'alto, saper scegliere dove andare, saper vivere in armonia con la natura, e ancora, saper trovare il coraggio di andare in avanti e non tornare indietro; questo è quello di cui sono stati capaci. Insieme e in un momento magico per la vita di ognuno: la vacanza.
Un canarino, uccello che sa ben distinguere la gabbia dal volo, è il loro maestro di libertà.
Una bella metafora per raccontare due o tre cose non da poco.
La prima: nascosto dietro le lezioni di volo, c'è lo sprone a trovare in sé coraggio, immaginazione e buona volontà. Le tre qualità che permettono di andare al di là di ogni confine o limite consueto, che permettono di 'leggere' il mondo dall'alto con la 'giusta distanza' e che obbligano all'impegno e allo sforzo per realizzare il sogno.
La seconda: nascosta dietro le nuvole di città e la natura vergine dell'isola c'è la constatazione di quanto siamo capaci di essere 'ingombranti' su questo pianeta che, in partenza, non era niente male.
La terza: nascosta dietro la proposta lanciata da mamma Knitter, di andare avanti nel viaggio, c'è una filosofia di vita che solo di rado viene fatta propria perché richiede ancora una volta una buona dose di coraggio e di sicurezza interiore (spesso le due cose viaggiano in coppia) che non tutti hanno.
Tutto questo ha molto a che fare con la libertà. La briglia sciolta che si assapora in vacanza, soprattutto quando si è piccoli.
Ma parte questo, non possiamo non notare che spetta a mamma Knitter il merito di aver liberato tutti dalle briglie.
Sono spesso le figure femminili, anche nella letteratura per l'infanzia, quelle che dimostrano tale coraggio e tale immaginazione. Da Wendy e Mary Poppins in poi.
La signora Meier (W. Erlbruch, La signora Meier e il merlo, E/O 2003) è una delle prime che si lancia nel vuoto dietro il suo istruttore di volo molto speciale.
La Regina Gisella (N. Heidelbach, Königin Gisela, Beltz und Gelberg 2006) non teme il viaggio verso l'ignoto a bordo della sua piccola zattera. Ma forse è nel magnifico La tempesta (F. Seyvos, C. Ponti, La tempesta, Babalibri 2002), che i termini di contatto con i Knitter si fanno ancora più stringenti. 


Anche qui è una mamma a dare il suggerimento di andare avanti verso il mare ignoto dopo la grande tempesta e ancora qui è in azione un piccolo nucleo di affetti che trova la sua forza e la sua coesione in un condiviso modo di intendere la vita.
Come spesso accade, le grandi storie sanno essere ariose. Eteree come Il volo della famiglia Knitter, dove le parole di Guia Risari, seppure dense, scivolano senza fatica e dove il disegno di Anna Castagnoli, in perfetta sintonia - con tutto quel celeste del cielo e quel grigio di fumo e quel poco di giallo che accende - si fa rarefatto, evanescente. 


Scopro che le è costato tanto pensiero scegliere una tecnica piuttosto che un'altra (monotipia e pouchoir) e il risultato ottenuto le rende merito. Il percorso indiretto che la monotipia implica rende le tavole sempre sfumate, quasi incerte (o in qualche misura imprevedibili per chi le fa), mai dettagliate, fatto che denota una maturità di segno non scontata. 


Le poche linee sottili che definiscono i Knitter e un po' anche l'isola-paradiso, sulle acquose macchie di colore di fondo, sembrano bozzetti (non riesco a non pensare a Spiaggia magica di Crockett Johnson, Orecchio acerbo, 2013 un suo libro mai portato a termine, dove il sottile tratto a matita prende potenza in piccolissimi dettagli espressivi) ma hanno una rara capacità di incidere sullo sguardo. Laddove il disegno, invece, si fa minuzioso e dettagliato, nella città per esempio, l'efficacia si perde.
Sono sempre più persuasa che la qualità di questo libro trovi la sua giusta eco nelle poche e studiate parole che lo raccontano e nei rari segni o macchie di colore che lo illustrano.
Mi auguro possa essere per molti bambini e bambine un tuffo verso la conquista della libertà.



Carla

Noterella al margine. Nessuno stupore che questo libro arrivi da A buen paso. Al contrario esso conferma che questa piccola casa editrice spagnola tutta femminile fa della libertà di pensiero una sua bandiera che sventola alta.


Nessun commento:

Posta un commento