IL DISEGNO DELLA NATURA
Trovo
piuttosto singolare, e significativo, che lo stesso editore, Electa
kids, di cui ho già parlato per il Grande Atlante degli Animali,
ci proponga ora uno strepitoso Compendio illustrato sui prodigi
del mondo naturale: è Il Libro della Natura, con i testi
di Amanda Wood e Mike Jolley e le illustrazioni di Owen Davey. L'editore originale, Wide-Eyed Editions,
fa sempre parte del gruppo Aurum press, già incontrato per i molti
libri presenti sul mercato italiano. L'impressione è che Electa kids
abbia voluto occupare larga parte di quel settore delle vendite
natalizie, dedicata ai libri naturalistici, che da sempre incontrano
il gradimento di molte bambine e bambini.
Il
libro in questione è molto più complesso, e interessante, di quel
che sembra. L'esposizione del tema, di per sé vastissimo quanto lo
può essere il mondo vivente, è articolata attraverso tre filoni:
gli ambienti, le specie, quindi un focus su un gruppo di animali o
piante, e gli adattamenti o i comportamenti particolari.
Questi
filoni sono contrassegnati da una freccia, di colore diverso, sulla
pagina, consentendo agli appassionati lettori e lettrici, di
procedere pagina dopo pagina oppure seguendo il filo di un
determinato argomento. L'esposizione è solo apparentemente casuale:
spesso le connessioni fra un argomento e i successivi è implicito.
Ad esempio, si parla dell'ambiente di vita ai poli e se ne analizza
l'ecosistema; l'argomento successivo focalizza l'attenzione sui
pinguini, quello dopo ancora descrive becchi e zampe di uccelli
diversissimi fra loro, per finire descrivendo gli uccelli in
generale.
Questa struttura modulare consente di accontentare le
curiosità dei più piccoli, dai sei anni, ma anche il bisogno di
sistematicità proprio di lettrici e lettori più grandi. Il testo è
consistente, anche se la vastità dell'argomento costringe
all'estrema sintesi: si tratta di un centinaio di pagine con un
carattere di stampa piccolo piccolo. Non mancano i fondamentali, la
definizione di vita, di cellula, elementi di tassonomia e descrizioni
generali riguardanti il mondo animale e vegetale.
Anche
in questo caso l'illustrazione è l'elemento che guida e determina il
primo impatto con l'argomento. Ma l'immagine non è comprensibile
senza il testo, semmai lo amplifica e lo rende intuitivamente chiaro.
Alcune tavole sono veramente belle e straordinariamente efficaci nel
rappresentare la complessità degli argomenti.
Ma se
vogliamo parlare di eleganza e di illustrazione naturalistica, non si
può non parlare anche di Bernadette Gervais che per Albin Michel
Jeunesse ha firmato due libri di divulgazione, di cui uno tradotto da
L'Ippocampo: Il fungo, dedicato
ai lettori e lettrici più piccoli.
Un libro illustrato di poche pagine, estremamente dettagliato ma di
facile comprensione. Come sempre le immagini della Gervais sono
nitide, precise, semplici anche quando sono presenti finestrelle da
sollevare per esplorare l'aspetto dei diversi funghi. Il disegno
dell'illustratrice belga è più vicino alla illustrazione
naturalistica, il cui fine è rappresentare con la massima esattezza
possibile l'oggetto della ricerca.
L'illustrazione
'divulgativa' risponde ad un'esigenza esplicativa, deve far vedere le
caratteristiche del soggetto preso in esame; qui abbiamo l'esempio di
due strategie diverse: da una parte l'esigenza più descrittiva,
propria della tradizione del disegno naturalistico, che punta ad
essere più precisa e dettagliata possibile.
L'altra ha
caratteristiche più sintetiche e in qualche caso evocative, ovvero
'rende l'idea', senza pretendere la fedeltà assoluta al soggetto.
All'estremo opposto dell'illustrazione naturalistica sta
l'infografica, lo stile illustrativo preso direttamente dal mondo
virtuale. Avevo già parlato dell'esperimento portato avanti
dall'inglese Templar,
collana tradotta in Italia dall'editore Arka. Lì, l'illustrazione è
il testo, riproduce sostanzialmente la mappa concettuale che
esplicita un determinato argomento.
Siamo
solo all'inizio dell'esplosione editoriale legata al natale, vedremo
molti altri bellissimi libri; continuano disperatamente a latitare
altri argomenti di scienze (da quanto tempo non escono libri sui
vulcani?) di storia, e molte altre cenerentole della produzione
editoriale. Peccato, o per fortuna, che eserciti di ragazzine e
ragazzini continuino a farsi e a farci una montagna di domande.
Eleonora
“Il
Libro della Natura”, A. Wood e M. Jolley, illustrazioni di O.
Davey, Electa kids 2016
“Il
Fungo”, B. Gervais, L'Ippocampo junior 2016
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