IL VIAGGIO DELLE ANIME
Cosa
succede quando l'anima, o il principio vitale, si separa dal corpo e
inizia un suo viaggio in luoghi sconosciuti ai vivi, se non con
qualche eccezione? E' una domanda che tutte o quasi le culture si
sono poste, immaginando luoghi misteriosi e nascosti, un mondo altro
in cui le anime dei defunti devono trovare il loro spazio. E che ne è
di noi, dopo la morte, che forma, o che forme, prende il nostro
essere vitale e che rapporto avrà con i vivi? E dove si colloca il
mondo dei morti: in cielo, sotto terra, in mezzo a noi? Domande
affascinanti e profonde, che circolano in tutte le culture a noi
conosciute.
Di
questa immaginazione e dei mondi da essa creati si occupa l'ambizioso
progetto di Guillaume Duprat, che, grazie a L'ippocampo, ci consegna
L'altro mondo. Storia illustrata dell'aldilà.
E'
un libro impegnativo, che si pone l'obbiettivo di descrivere questi
universi paralleli, queste geografie dell'anima che le diverse
culture hanno creato. Il testo è diviso in due parti, la prima si
occupa delle civiltà antiche e delle grandi religioni, la seconda
delle culture autoctone.
Va
detto subito che questa ultima fatica dell'autore francese non è
pensata per essere letta dai ragazzi: rispetto alle opere precedenti,
Il Libro delle Terre immaginate e Zoottica, ha un
approccio e un linguaggio che, anche se non specialistici,
sicuramente metterebbero a dura prova un pubblico di giovani lettori
e lettrici.
La
assoluta particolarità di questa opera consiste nel ruolo centrale
dell'immagine, così come era stato nei testi precedenti. Duprat
esplora graficamente gli spazi che i diversi popoli hanno immaginato
per l'aldilà; per ogni popolo preso in considerazione, e sono circa
quaranta, vengono descritte sinteticamente le credenze che riguardano
l'essenza dell'uomo e il suo destino dopo la morte, il luogo
d'approdo dell'anima così come il percorso che deve compiere per
raggiungerlo. Di tutto questo viene dato uno schizzo sintetico e poi
un'immagine a tutta pagina che rende al lettore l'idea d'insieme, con
la nitidezza e la precisione di cui l'autore è capace.
Così
vediamo come gli antichi Greci potessero immaginare l'Ade, la sua
collocazione fisica al di sotto del mondo dei vivi, lo Stige e il
baratro del Tartaro. In questo caso le fonti le conosciamo bene e le
conoscono anche i ragazzi e le ragazze che studiano le gesta di
Ulisse. Altre volte la ricostruzione fa riferimento a fonti più
complesse, come il Fedone di Platone per la filosofia greca, o
del tutto ignote alla gran parte dei lettori.
Grande
fascino hanno le pagine dedicate allo sciamanesimo o agli itinerari
del sogno dell'universo aborigeno.
Abbiamo
a che fare, quindi, con un testo divulgativo che sceglie la via
dell'immagine per rappresentare in modo intuitivo universi filosofici
e religiosi complessi. La qualità, la precisione, l'accuratezza
delle immagini rendono questo libro affascinante, di rara bellezza.
Pensato sicuramente per adulti, può essere utilizzato con ragazze e
ragazzi attraverso la mediazione e la spiegazione di genitori o
insegnanti. Non vedo ostacoli, anzi direi che consiglierei
grandemente l'uso di questo libro e delle sue immagini per raccontare
la discesa di Ulisse nell'Ade o l'universo dantesco, mentre altre
parti possono essere il tramite per incontrare modi diversi di
pensare il mondo e il destino dell'uomo.
E' in
ogni caso un volume di grande interesse, ricco di spunti per chi ama
l'antropologia o la storia delle religione e, naturalmente, per chi
apprezza la qualità delle illustrazioni.
Eleonora
“L'altro
mondo. Storia illustrata dell'aldilà”, G.Duprat, L'Ippocampo
edizioni 2016
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