COME UN BUCANEVE
Ecco
ritornare, implacabile come ogni anno, la resa dei conti delle
vendite natalizie. Se l'anno ha avuto alti e bassi, dicembre non si è
annunciato nei migliori dei modi, calato in un'atmosfera sospesa da
giorno del giudizio universale.
Roma,
in particolare, mi sembra soffrire un'aria triste, spenta che dalla
città si riflette anche negli umori dei consumatori.
Eppur
bisogna festeggiare, ovvero reiterare il rito delle festività di
fine anno. Nonostante non mi sia mai piaciuto il clima da consumismo
sfrenato che contraddistingue questa parte dell'anno, non posso che
invitare tutte e tutti voi a comprare un libro, e magari anche tanti
di più, come regalo natalizio. E vi invito a comprarlo nelle
librerie fisiche, quei luoghi, dai più considerati obsoleti, in cui
le persone i libri li possono prendere in mano, sfogliare, possono
chiedere suggerimenti a quei dinosauri, a mala pena sopravvissuti,
dei librai e delle libraie che quei libri li scelgono, li espongono,
li propongono.
Si dice
che la modernità sia fatta di velocità, di acquisti online, di
negozi virtuali che nascondono, dietro la modernissima cura del
cliente (custumer care) l'antichissimo sfruttamento del lavoro, di
marxiana memoria. Quegli sconti che i colossi dell'e-commerce
regalano a voi sono possibili grazie alle condizioni di lavoro
primordiali cui sono costretti moltissimi giovani.
La
professionalità è obsoleta, la competenza, che si costruisce nel
tempo con anni di duro lavoro e di pensiero, è inutile? Troviamo
tutte le informazioni che ci servono nel mondo della Rete? Ma per
favore! Quanti consumatori e consumatrici hanno il tempo di
confrontare e di verificare quanto propone il mondo più
incontrollabile e incontrollato della comunicazione virtuale?
La
realtà è che molti libri, per essere venduti, devono quanto meno
essere presentati, se non altro per motivare il senso di un costo che
non corrisponde alle esigenze del lettore: parlo, in primo luogo dei
libri con le figure, che siano albi illustrati o libri di
divulgazione. Motivare la peculiarità di un libro non è un gioco da
ragazzi, richiede quella professionalità che viene considerata da
tanti un costo inutile. E' invece indispensabile per inventare,
pubblicare, distribuire e proporre libri che hanno uno specialissimo
contenuto di ricerca, di pensiero, di immagini non eguagliabili.
D'altra
parte, esiste un nesso evidente fra indici di lettura e sviluppo
economico, come si è sottolineato in un convegno alla Fiera della
piccola e media editoria; e non crescono gli indici di lettura se non
c'è la presenza di strutture, biblioteche e librerie, che la
promuovano. Fulgido esempio, a questo riguardo, il lavoro svolto in
Sardegna da librerie e biblioteche organizzate in rete.
Per
questo, per sostenere gli autori, gli editori e i librai che
consentono di valorizzare il meglio della produzione editoriale,
andate a scegliere i vostri regali, quelli per bambini e bambine, ma
non solo quelli, in una libreria: grande, piccola, specializzata, di
quartiere, con un grande marchio alle spalle o con una piccola
insegna, dove troverete persone in grado di aiutarvi a fare la scelta
migliore.
Nell'inverno
dello spirito*, arrivato ormai da tempo, i vostri libri saranno come
bucaneve in un prato innevato, capaci di annunciare una primavera che
ancora non si vede.
Eleonora
*'Fondare
biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare
riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio
malgrado, vedo venire', Memorie di Adriano, M. Yourcenar
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